ENERGIA. MORETUZZO-BIDOLI (PATTO): BASTA IMMOBILISMO SULLE RINNOVABILI
(ACON) Trieste, 31 mar - È stata approvata a maggioranza la
mozione del gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia che
impegna la Giunta regionale a intraprendere una serie di azioni
per "dare risposte concrete alla drammatica crisi energetica che
coinvolge il nostro sistema produttivo e le nostre famiglie",
spiega in una nota il capogruppo Massimo Moretuzzo.
"Dopo molto tempo le istituzioni pubbliche hanno a disposizione
risorse importanti per fare investimenti e dare risposte efficaci
alle questioni più urgenti. In materia energetica, ben poco è
stato fatto in Friuli Venezia Giulia a causa di un atteggiamento
di sostanziale immobilismo della Giunta Fedriga. Non possiamo
permetterci - prosegue il capogruppo - di sprecare risorse con
risposte che appartengono a logiche del passato, a un'idea di
sviluppo e di crescita che ha dimostrato tutta la sua
insostenibilità. Serve uno sguardo nuovo, coraggioso e
lungimirante, nella consapevolezza che i cambiamenti in essere, a
partire da quelli climatici, ci impongono scelte radicali e
innovative. Per questo, serve immediatamente un piano regionale
straordinario di politica energetica e accelerare sul passaggio
alle rinnovabili".
Moretuzzo ha ricordato che "in Friuli-Venezia Giulia consumiamo
circa 10.000 GWh elettrici, che per essere coperti interamente da
fonti rinnovabili necessitano di 8.400 MWp oltre a quelli già
installati. Questo significa che dobbiamo produrre da rinnovabili
mediamente, da qui al 2050, termine ultimo per conseguire la
decarbonizzazione, almeno 300 MWp/anno, che nell'immediato
dovranno arrivare principalmente da impianti fotovoltaici. Nella
realtà siamo lontanissimi da questi numeri, se pensiamo che nel
2020 in regione ne sono stati installati circa il 5% (15,7 MWp
nel 2020 e 16,1 MWp nel 2021)".
Nella mozione approvata ieri in Consiglio regionale, il gruppo
del Patto per l'Autonomia ha proposto la predisposizione di un
pacchetto di facilitazioni alle imprese che possiedono capannoni,
aree residuali, vecchie strutture, per agevolare installazioni di
impianti fotovoltaici in copertura.
La mozione impegna inoltre l'esecutivo regionale a individuare
strumenti economico-finanziari, anche attraverso meccanismi
semplificati di detrazione fiscale su imposte di competenza
regionale come l'Irap; a istituire un fondo di rotazione a
sostegno degli investimenti iniziali previsti per l'installazione
di impianti fotovoltaici da parte delle imprese regionali; a
istituire un sistema di supporto amministrativo che possa offrire
attività di consulenza e supporto amministrativo alle realtà
imprenditoriali interessate all'installazione di impianti
fotovoltaici; a individuare modalità di intervento volte a
sopperire le carenze degli enti locali, con particolare
attenzione e priorità a quelli medio-piccoli, nella presentazione
di valide proposte volte alla creazione di comunità energetiche
territoriali, estendendo tali tipologie di intervento anche a
tutti gli altri soggetti appartenenti al Gruppo amministrazione
pubblica della Regione impegnato nel supporto all'attivazione di
comunità energetiche territoriali.
"Speravamo che il tema fosse accolto dall'Aula in maniera
unanime. Così non è stato. Su richiesta dell'assessore
Scoccimarro abbiamo stemperato alcuni degli impegni richiesti
nella nostra mozione pur che l'Esecutivo formalizzasse il suo
impegno a intraprendere misure efficaci - spiega Moretuzzo -. Ma
questa maggioranza riesce sempre a sorprenderci: al momento del
voto, le forze di Centrodestra al governo regionale - Lega, Forza
Italia e Progetto Fvg - hanno votato contro la nostra mozione
contravvenendo alle indicazioni dell'assessore Scoccimarro,
accolte solo dai "suoi" Fratelli d'Italia. La mozione è così
passata per soli 2 voti. Quanto accaduto ci dice molto
sull'importanza che la maggioranza attribuisce al tema energia,
come confermato dall'odierna bocciatura della proposta di legge
del Movimento Cinque Stelle sul reddito energetico, che invece
andava nella giusta direzione. Per quanto ci riguarda,
continueremo a fare proposte dentro e fuori il Consiglio
regionale".
Il Patto per l'Autonomia è al lavoro per "riportare a livello
locale, anche in questo ambito, capacità decisionali, puntando a
filiere economiche più corte e sostenibili, in grado di
valorizzare il capitale territoriale e di non essere in balia
delle dinamiche della globalizzazione neoliberista - spiega il
consigliere regionale Giampaolo Bidoli -. Ne è un esempio l'avvio
di due comunità energetiche nell'alta montagna friulana,
nell'area del Consorzio dei Comuni del bacino imbrifero montano
del Tagliamento. La produzione dell'energia ricavata da fonti
rinnovabili per l'autoconsumo è un traguardo fondamentale. Da
parte nostra, confermiamo con convinzione il sostegno ai
territori che si attivano per l'istituzione di comunità
energetiche per la condivisione della produzione e distribuzione
dell'energia, sull'esempio di esperienze cooperative virtuose in
regione".
ACON/COM/fa