PNRR. ZANIN A TORINO: PIANO TROPPO CENTRALISTA, SERVE PIÙ CORAGGIO
(ACON) Trieste, 1 apr - Ospitato a Torino nelle sale del museo
del Risorgimento - "dove è nata l'Italia e si sono svolte le
prime riunioni del Parlamento" come ha ricordato il governatore
del Piemonte Alberto Cirio - il seminario organizzato dalla
Conferenza dei presidenti delle Regioni e dalla Camera dei
deputati ha messo a fuoco il problema dell'impostazione
centralista del Pnrr.
Il Piano di ripresa e resilienza, che assegnerà all'Italia 260
miliardi di euro e sul quale si gioca la partita decisiva della
ripartenza post-pandemia, è in altre parole "troppo centrato sui
ministeri romani", sempre a detta di Cirio che ha rivendicato un
maggior ruolo per le Regioni. E quest'impostazione rischia, ha
aggiunto Roberto Ciambetti, "di far sorridere qualcuno a
Bruxelles". "In Europa ci stanno guardando e c'è chi ci aspetta
al varco - ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale del
Veneto, leader dell'organismo che riunisce i vertici delle
assemblee legislative italiane - Dobbiamo fare attenzione: il
bando sui borghi ha già provocato perplessità, e se il sistema
Italia sbaglia non ci sarà più tempo per recuperare".
Un concetto analogo è stato espresso da Ettore Rosato, il
deputato triestino vicepresidente della Camera che ha moderato la
tavola rotonda dopo l'intervento degli esperti Giulio Salerno
(direttore dell'istituto di ricerca del Cnr), Chiara Goretti
(coordinatrice della segreteria tecnica del Pnrr), del docente
universitario Nicola Lupo e di Maria Teresa Polito, presidente
della Corte dei Conti del Piemonte. "Condivido la richiesta di un
ruolo maggiore per gli enti locali - ha detto Rosato - e credo
che i bandi regionali risponderebbero meglio ad alcune esigenze
rispetto a quelli nazionali. Teniamo presente che in Italia
dovremmo spendere 100 milioni al giorno e siamo ancora molto
lontani da questo obiettivo".
"Serviva - ha rincarato la dose Fabio Melilli, presidente della
Commissione Bilancio della Camera, dopo che la collega Emanuela
Corda, della Commissione per le questioni regionali, aveva
auspicato un dialogo ancora più fitto con gli enti locali - una
condivisione collettiva degli obiettivi. E invece si è scelto di
affidarsi all'autoreferenzialità dei Ministeri. Ci siamo
consegnati troppo al sistema dei bandi, alla neutralità della
gara che spesso non è lo strumento migliore per centrare gli
obiettivi".
Parole, queste ultime, sottoscritte pienamente da Piero Mauro
Zanin, che ha partecipato al seminario in veste di presidente del
Consiglio regionale e vicecoordinatore della Conferenza delle
assemblee legislative. "Sono d'accordo con Melilli: la politica
deve avere il coraggio di determinare scelte e obiettivi, e con i
bandi abbiamo un po' abdicato a questa funzione - spiega il
presidente dell'Aula - Credo che le gare gestite direttamente dai
Ministeri non siano il sistema migliore, come si è visto con il
bando sui borghi e quello relativo allo sport".
"Il ruolo delle assemblee legislative - aggiunge Zanin - non può
essere solo quello del monitoraggio sugli interventi realizzati:
serve uno sguardo più ampio per individuare opere che si
inseriscano nella programmazione dei territori, proprio quel che
abbiamo fatto in Friuli Venezia Giulia con il Tavolo per la terza
ripartenza. Il seminario di Torino segue la stessa filosofia di
coinvolgimento".
Il presidente del Consiglio Fvg condivide un'altra delle
preoccupazioni emerse durante il dibattito, relativa alla qualità
della legislazione. Un tema sviluppato in particolare da Alessio
Butti, presidente del competente Comitato della Camera. "È
importante il richiamo alla chiarezza delle norme e
all'opportunità di testi unici e leggi quadro - spiega Zanin - ,
in linea con quanto ho portato avanti in seno al Comitato delle
Regioni come relatore del parere sulla better regulation".
ACON/FA-fc
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, durante la due giorni organizzata dalla Conferenza delle assemblee legislative a Torino
Zanin con i colleghi di Piemonte ed Emilia Romagna
La riunione plenaria dei presidenti delle assemblee legislative
La visita dei presidenti al Museo del Risorgimento
L'esterno del Museo del Risorgimento di Torino, che ha ospitato la Conferenza dei presidenti e il seminario sul Pnrr