SALUTE. ZALUKAR (MISTO): INTERROGAZIONE SU SOCCORSI AMBULANZE CIVIDALE
(ACON) Trieste, 6 apr - "L'articolo pubblicato sul Messaggero
Veneto del 1. aprile ha messo in evidenza le difficoltà che
incontrano le autoambulanze del Cividalese ad assicurare con
costanza un efficace e sicuro soccorso, con due soli operatori
per ambulanza al posto dei tre previsti dalla stessa normativa
regionale". Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale
del Gruppo misto, Walter Zalukar che preannuncia
un'interrogazione su questo tema.
"La Dgr 2039/2015 prevede - prosegue il consigliere - che le
autoambulanze Als siano dotate di "equipaggio costituito da un
infermiere, un autista soccorritore, un soccorritore di
supporto", quindi complessivamente 3 operatori. E ciò sia per
esigenze connesse alle prestazioni sanitarie d'emergenza, come ad
esempio la rianimazione in un arresto cardiaco, sia per le
esigenze relative alla sicurezza sul lavoro in quanto il
sollevamento/trasporto di una persona inferma può essere
garantita in sicurezza da non meno di tre operatori. E ciò anche
in ottemperanza al D.Lgs. 81/08 che prevede un massimo di 25 kg
per l'uomo e 20 kg per la donna".
"Nonostante tali siano gli standard di sicurezza - osserva
ancora Zalukar - il direttore generale di Asufc, Denis Caporale,
ha precisato che sulle ambulanze di tipo Bls-D è prevista "la
presenza di un autista soccorritore e di un secondo componente
formato Bls-D, che attuano gli interventi in codice verde o
bianco", per cui non vi sarebbe nessuna anomalia nella vicenda
cividalese riportata sulla stampa".
"Ma oltre al merito della sicurezza - si legge ancora nel
comunicato - stupiscono le parole del direttore di Asufc perché
da esse si evince che nel Cividalese al posto delle due ambulanze
di soccorso avanzato previste dal Piano dell'emergenza (Dgr
2039/2015), sarebbero attualmente operative due autoambulanze di
soccorso di base, che attuano - secondo Caporale - solo gli
interventi di codice bianco e verde, e quindi per i soccorsi di
codice rosso e giallo dovrebbero intervenire le ambulanze Als da
Udine o dall'Isontino, distanti 15-20 km. Ciò comporta una
dilatazione dei tempi di soccorso in un territorio, il
Cividalese, ora privato anche delle poche strutture ospedaliere
superstiti alla precedente amministrazione regionale".
"Su questo ho inteso quindi interrogare la Giunta regionale,
nonché su cosa intenda fare - conclude Zalukar - per garantire
agli operatori impiegati sulle autoambulanze le migliori
condizioni di sicurezza nella specifica attività lavorativa,
già di per sé particolarmente delicata e rischiosa".
ACON/COM/fa