AMBIENTE. FUTURO LAGO CAVAZZO IN IV COMM: CHIESTE SOLUZIONI CELERI
(ACON), Trieste, 6 apr - "Il nostro obiettivo principale è la
tutela del lago di Cavazzo, un problema emerso già negli anni '90
e ancora irrisolto, per il quale la Regione è pronta a fare la
sua parte. Il Laboratorio lago dei tre Comuni è al lavoro e
stanno emergendo delle possibili soluzioni che la Regione
valuterà. Va comunque sottolineato che, da quanto emerso finora,
la realizzazione del bypass non è la panacea di tutti i mali
perché potrebbe portare altri inconvenienti".
E'questa la strategia della Regione illustrata dell'assessore
Fabio Scoccimarro emersa durante la convocazione della IV
Commissione presieduta da Mara Piccin che puntava a un consuntivo
dell'operato del laboratorio che vede coinvolti anche i sindaci
dei comuni di Cavazzo Carnico, Trasaghis e Bordano oltre che ai
presidenti della Comunità montana del Gemonese e della Carnia e i
Comitati per la tutela delle acque del bacino montano del
Tagliamento, per la difesa e la valorizzazione del Lago di
Cavazzo e dei tre Comuni, per le strade Dolomiti e della Val
Degano. Chiarimenti sono stati chiesti anche in merito al
progetto di Siot per la realizzazione di un nuovo impianto a gas.
Al centro del dibattito, sollecitato dai consiglieri Massimo
Moretuzzo (Patto), Mariagrazia Santoro (Pd) e Luca Boschetti
(Lega), il futuro del lago di Cavazzo e l'operato del laboratorio
con le necessità emerse dai rappresentanti del territorio a
partire da due aspetti ritenuti cruciali: quello della
realizzazione del bypass e quello della rinaturalizzazione del
lago, senza dimenticare le potenzialità turistiche del bacino.
Dopo gli interventi introduttivi dei consiglieri Moretuzzo e
Santoro, hanno chiesto la parola anche Cristian Sergo (M5S) e
Furio Honsell (Open) sollecitando così in maniera trasversale
delucidazioni sull'operato del laboratorio e risposte concrete
per un territorio che da troppo tempo è in attesa. Ad occupare
parte del dibattito è stata l'attuazione della legge regionale 21
del 2020 sulle grandi derivazioni elettriche.
"Per la questione bypass - hanno fatto sapere gli uffici della
direzione Ambiente - il modello concettuale è chiaro a tutti,
mentre la realizzazione tecnico-ingegneristica, gli impatti che
ha sull'assetto impiantistico esistente non sono per niente
banali e quindi sono da valutare vari scenari che poi porteranno
a delle decisioni che devono tenere conto dei vincoli e degli
atti esistenti".
Un territorio, che per i rappresentanti dei Comuni e degli enti
coinvolti, è stato sfregiato con la presenza della centrale,
dell'oleodotto e l'autostrada e che ora vuole avere risposte
concrete visto la nuova ipotesi dell'ampliamento della centrale
con la realizzazione di una nuova struttura a Somplago con
produzione di energia elettrica da fonti fossili. Risposte
chieste anche dal sindaco Gianni Borghi di Cavazzo Carnico pronto
a far scendere i propri cittadini in piazza per difendere la
propria valle. "Basta parole. Oggi per una regione che guarda al
futuro sono importanti i fatti, gli atti concreti che mettiamo in
campo".
È intervenuto anche il consigliere Sergo che ha chiesto, a più
riprese, "quante risorse siano state pagate dal gestore della
centrale di Somplago per mitigare i profondi mutamenti delle
condizioni ambientali portati dalla struttura sul territorio".
Honsell ha auspicato soluzioni più celeri: "Fino al 2029, anno
della scadenza e assegnazione al nuovo gestore, non cambierà
nulla per quanto riguarda la situazione del lago. Un bando di
gara si potrà fare solo nel 2026, vanno anticipati i tempi".
Per Moretuzzo "bisogna dare un'accelerata a questo tema, e per
questo i fondi necessari per fare un approfondimento definitivo,
anche in occasione del rinnovo delle concessioni, è fattibile in
assestamento". Boschetti, infine, ha chiesto delucidazioni in
merito al nuovo impianto a gas proposto da Siot che prevede il
coinvolgimento dei territori di Cavazzo ma anche di Reana,
Paluzza e San Dorligo della Valle. A tal proposito l'assessore
Scoccimarro ha rimarcato come il progetto sia ancora al vaglio
degli uffici di competenza.
Acon/LI