AMBIENTE. SERGO (M5S): FAR PAGARE MUTAMENTI AMBIENTALI LAGO TRE COMUNI
(ACON) Trieste, 6 apr - "Abbiamo posto due volte la stessa
domanda, senza però ottenere risposta: quante risorse sono state
pagate dal gestore della centrale di Somplago per mitigare quelli
che vengono definiti dal Cnr profondi mutamenti nelle condizioni
ambientali del lago, causati dalla costruzione della centrale
idroelettrica di Somplago?".
Lo evidenzia in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Cristian Sergo, ricordando anche che il quesito è stato
"posto in sede di Commissione, durante l'audizione dedicata al
Laboratorio Lago dei Tre Comuni, ma non ci è stata fornita
risposta".
"Un interrogativo che nasce dai rilievi geologici e geofisici del
fondale - spiega l'esponente pentastellato - che, secondo il Cnr,
hanno attestato una riduzione della temperatura delle acque, ma
anche una variazione consistente della qualità e della quantità
degli apporti sedimentari, criticità ambientali legate alle
oscillazioni del livello con erosione delle rive e il
depauperamento della fauna ittica. I canoni introitati dovrebbero
contribuire al ripristino dell'ambiente ma, in questo caso, viene
da chiedersi cosa sia stato fatto e da chi in tutti questi anni.
Oppure, se ci si sia limitati a cercare possibili soluzioni da
far ricadere sul futuro gestore che, grazie alla legge sulle
grandi derivazioni idroelettriche voluta dal Movimento 5 Stelle,
vedrà la partecipazione della Regione. A pagare saranno come
sempre i cittadini; a ottenere i benefici, invece, i privati".
"Abbiamo chiesto anche - ricorda Sergo - perché i 50mila euro
stanziati dal 2019 per pagare l'esperto designato dalla Regione
al tavolo tecnico, denominato Laboratorio Lago dei Tre Comuni,
risultino ancora a disposizione dell'Amministrazione regionale.
Anche qui, però, non ci è stata data risposta".
"Infine, rimaniamo stupiti - prosegue la nota del M5S - per la
presentazione di una mozione a sola firma del consigliere della
Lega, Stefano Mazzolini, che chiede il ripristino della
naturalità del lago. Cosa che si dovrebbe fare da almeno tre
anni, anche grazie alle leggi regionali votate a sua insaputa.
Quasi a voler a dimostrare che quanto fatto finora dalla Regione
sia del tutto insufficiente ma, cosa ben più grave, che anche
quanto fatto dai Comuni all'interno del Laboratorio sia
insufficiente e che ci debba pensare il presidente Fedriga in
persona".
"Come in altre realtà della nostra regione, anche per quanto
riguarda quest'area siamo di fronte a un problema di
sostenibilità dei singoli impianti - conclude Sergo - rispetto ai
territori in cui si insediano o si ampliano realtà industriali.
Questo vale anche per il Comune di Cavazzo, visto il progetto di
Siot per un impianto a gas. Le linee guida ministeriali del 2015
consentirebbero alle Regioni la valutazione del cumulo degli
impatti ambientali in aree già fortemente impattate; qui, dopo
sette anni e svariati annunci, attendiamo ancora il recepimento
di quanto prevede la norma nazionale".
ACON/COM/db