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AMBIENTE. MORETUZZO (PATTO): AGIRE SUBITO PER SALVEZZA LAGO DI CAVAZZO

06.04.2022
17:43
(ACON) Trieste, 6 apr - "La rinaturalizzazione del lago di Cavazzo deve essere riconosciuta come un obiettivo primario da parte dell'Amministrazione regionale. L'assestamento di bilancio, nel mese di luglio, sarà l'occasione giusta per investire risorse adeguate sulla ricerca e sull'avvio di progettualità per la costruzione dell'opera di bypass, necessaria a convogliare direttamente le acque gelide e torbide della centrale di Somplago. Diminuendo in questo modo l'impatto sul livello del lago, soggetto a forte oscillazione, sulla sua fruibilità turistica e sulle attività legate alla pesca".

Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo, aggiungendo che "la Giunta regionale ha disponibilità economiche mai viste negli ultimi anni: basti pensare ai 60 milioni di euro investiti sui poli sciistici e su impianti che rischiano di rimanere inutilizzati nel giro di pochi anni, visto che in buona parte di questi non sarà più possibile sciare come conseguenza dell'aumento delle temperature".

"Finora, invece, ben poco è stato fatto per mettere definitivamente in sicurezza il lago di Cavazzo, dando seguito alle proposte del Laboratorio Lago dei Tre Comuni, tavolo tecnico istituito per individuare le criticità e proporre soluzioni finalizzate a recuperare le condizioni di naturalità e a garantire la fruibilità, anche a fini turistici, in conformità al Piano regionale di tutela delle acque. Non vorremmo - continua la nota del Patto - che il laboratorio fosse un diversivo per non dare seguito ad azioni concrete per la rinaturalizzazione e la fruibilità dello stesso lago. Significherebbe non comprenderne la strategicità per il rilancio della valle e della montagna in generale, ma anche per il sistema acquifero. Rinaturalizzare il lago oggi significa, infatti, anche immaginare un nuovo e diverso utilizzo dell'acqua per i sistemi irrigui e per produrre energia in modo sostenibile".

"Si tratta quindi di un caso paradigmatico - spiega ancora Moretuzzo, esprimendosi a margine della seduta della IV Commissione consiliare che ha visto l'audizione dei partecipanti del Laboratorio, richiesta dal suo Gruppo consiliare ormai un anno fa - per il ripensamento del modello di sviluppo regionale e, in particolare, dell'area montana. Una tempistica che, purtroppo, non ci stupisce".

"In merito al progetto della Società italiana per l'oleodotto transalpino per la realizzazione di un nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonti fossili a Cavazzo Carnico - conclude la nota - è necessaria chiarezza, soprattutto su un'infrastruttura che deve necessariamente essere oggetto di una riflessione condivisa e partecipata". ACON/COM/db



Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)