PNRR. ZANIN PRESIEDE VERTICE REGIONI: GESTIONE TROPPO CENTRALIZZATA
(ACON) Trieste, 11 apr - Fare come a Dunkerque, dove i
protocolli militari vennero messi da parte e si utilizzò ogni
mezzo navigabile per arrivare all'obiettivo di salvare le truppe
alleate. La metafora è di Gaetano Armao, vicepresidente della
Regione Sicilia, e rende bene l'idea di cosa Consigli e Giunte
regionali pensino del Pnrr.
Nessuno discute l'importanza strategica del Piano di ripresa e
resilienza, formidabile volano per la ripartenza, ma cresce la
preoccupazione sulla possibilità effettiva di realizzare
centinaia di opere in tempi rapidissimi.
Il problema - elencato da tutti i partecipanti al coordinamento
dei presidenti delle commissioni che si occupano di politiche
europee, riunito oggi a Catanzaro e presieduto da Piero Mauro
Zanin - è "la gestione troppo centralizzata delle risorse da
parte del Governo" senza il coinvolgimento delle Regioni e con un
sistema di bandi nazionali che mette in difficoltà i piccoli
Comuni, quasi sempre privi di personale tecnico qualificato.
"Prima di fare arrivare i vagoni pieni di risorse finanziarie -
ha detto il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, con
un'altra efficace metafora - bisognava costruire i binari".
"I bandi - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale del
Fvg nella sua veste di coordinatore delle politiche europee
nell'ambito della Conferenza delle assemblee legislative italiane
- sono stati lanciati senza conoscere la reale portata degli
interlocutori, come se tutti i Comuni potessero disporre delle
strutture di Roma o di altre grandi città".
Per questo motivo si lavora a una presa di posizione comune da
parte del sistema delle Regioni, "con una forte sinergia tra
Giunte e assemblee legislative", un documento da fare avere alla
XIV Commissione del Senato, presieduta da Dario Stefano e
rappresentata oggi a Catanzaro dal senatore Gianmarco Corbetta,
che condivide questo grido d'allarme. "A causa del blocco del
turnover - ha ribadito Corbetta - molti enti locali si trovano
senza personale qualificato, specie nei ruoli tecnici e
progettuali".
Il secondo passo indicato da Zanin è strategico, e riguarda la
stagione di riforme legislative che dovrebbero accompagnare
l'attuazione dei progetti del Pnrr: "Le diverse Regioni
potrebbero immaginare - ha proposto il presidente dell'Aula del
Friuli Venezia Giulia - linee guida comuni relative a
semplificazione e sburocratizzazione, nell'ottica della better
regulation". E poi c'è l'esigenza successiva, quella del
monitoraggio sui lavori in corso. "Un compito importante perché
su questo aspetto - ha ammonito Zanin - in Europa c'è chi ci
aspetta al varco con armi appuntite, convinto che l'Italia andrà
incontro all'ennesimo fallimento".
In rappresentanza delle Giunte, Armao è stato tra i più espliciti
censori della gestione del Pnrr da parte di Roma. Ha parlato di
"svalutazione del ruolo delle autonomie", di "Regioni neppure
minimamente coinvolte", di "bandi che restano deserti" e del
problema della capacità progettuale che tocca in particolare il
Sud Italia, proponendo azioni straordinarie come l'impiego
temporaneo di professori universitari nelle amministrazioni
pubbliche. Mentre Antonio Montuoro, presidente della Commissione
Bilancio e affari europei della Regione Calabria, ha invitato a
non sottovalutare il problema "della qualità della progettazione,
in assenza della quale rischiamo di costruire opere inutili,
cattedrali nel deserto". Proprio la Calabria ha pronta una
proposta di legge sul monitoraggio dello stato di avanzamento del
Pnrr, che Zanin ha proposto di far circolare anche negli altri
territori: "Potrebbe essere un'ottima base di partenza".
Sul tema Pnrr sono intervenuti anche Giulio Gallera, presidente
della commissione Bilancio della Lombardia, e il collega toscano
Francesco Gazzetti, che ha affrontato la questione della
partecipazione dei portatori d'interesse e dei cittadini
nell'attuazione delle opere.
Prima di darsi appuntamento in Toscana per una nuova riunione del
coordinamento, Zanin ha distribuito ai colleghi e alla XIV
Commissione del Senato il dossier che raccoglie e riassume le
indicazioni giunte dalle Regioni che hanno già concluso i lavori
delle rispettive sessioni europee.
ACON/FA