FRIULANO. ZANIN: SCUOLE APERTE GRAZIE ALLA MARILENGHE
(ACON), Udine, 12 apr - Sono 138 i comuni del Friuli Venezia
Giulia che hanno deciso di aderire all'Assemblea di Comunità
Linguistica Friulana (Aclif), organismo istituito con legge
regionale 26/2014 che ha l'obiettivo di riunire le
Amministrazioni riconosciute come friulanofone. Un numero in
aumento che conferma come il sodalizio si stia impegnando
attivamente per l'utilizzo della marilenghe all'interno degli
uffici pubblici e non solo.
"E' estremamente importante - ha ricordato il presidente del
sodalizio Markus Maurmair - che i sindaci riconoscano sempre più
il ruolo dell'assemblea, testimoniato dall'aumento dei Comuni
iscritti, che così facendo valorizzano l'identità friulana anche
grazie ad un pensatoio in cui possono formulare delle proposte da
sottoporre al Consiglio regionale e alla Giunta che finora hanno
sempre trovato buon accoglimento".
All'assemblea sono seguiti gli interventi del presidente del
Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, dell'assessore alle
Autonomie locali Pierpaolo Roberti e Eros Cisilino presidente di
Arlef. Dettagli tecnici sull'operato del sodalizio sono stati
forniti anche dai consiglieri dell'Aclif Alessandro Marangoni,
sindaco di Artegna e Ornella Comuzzo, assessore a Tavagnacco.
Uno dei temi centrali dell'assemblea è stata la deroga al numero
minimo di 15 allievi nelle aree di minoranza linguistica
friulana. La tutela della marilenghe, infatti, permette la
salvaguardia delle classi e talora dei plessi scolastici.
"Un'opportunità che va colta - ha sottolineato Maurmair - e per
il quale confidiamo nel supporto dei Primi cittadini perché
sollecitino le istituzioni scolastiche del territorio ad
avvalersi delle disposizioni sulle minoranze lingustiche previste
da decreto del Presidente della Repubblica".
"Sono importanti le minoranze così come parlare friulano - ha
ricordato il presidente Zanin - ancor di più perché abbiamo la
possibilità di chiedere delle deroghe per le classi primarie,
permettendo a tanti plessi di continuare a restare vivi anche se
il numero degli allievi non sarebbe sufficiente. Questo evita
alle istituzioni scolastiche di tagliare il numero di classi e
permette il proseguimento di un servizio essenziale sul
territorio. Non va dimenticata, inoltre, la battaglia fatta per
il friulano in Rai: un'attività che va tenuta attiva e che siamo
riusciti ad ottenere anche grazie all'impegno del Consiglio
regionale e alla sensibilità dell'assessore Roberti che,
nonostante triestino, si è impegnato molto di più sulla questione
che tanti ex assessori friulani. Un risultato storico raggiunto
grazie ad un lavoro di squadra fatto anche grazie ad Arlef e
Aclif".
ACON/LI