UNIVERSITÀ. OK UNANIME VI COMM A BORSE MASTER E AIUTO STUDENTI UCRAINA
(ACON) Trieste, 13 apr - Fondi regionali per garantire
l'accesso ai master universitari di secondo livello e braccia
aperte, sotto il profilo del diritto allo studio legato
all'emergenza bellica, anche nei confronti di studenti,
dottorandi e docenti provenienti dall'Ucraina.
La VI Commissione permanente, presieduta da Giuseppe Sibau
(Progetto Fvg/Ar), ha chiuso la sua seduta interamente dedicata
al tema dell'istruzione esprimendo parere favorevole
all'unanimità al testo aggiornato che determina le linee guida
per l'attuazione da parte dell'Agenzia regionale per il Diritto
allo studio (Ardis), delle finalità, degli interventi e dei
servizi in materia di Diritto allo studio universitario (Dsu) per
il triennio 2021-24.
Due i punti particolarmente significativi del documento, indicati
in sede introduttiva dall'assessore regionale a Lavoro,
Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia
Rosolen. "La scorsa settimana - ha premesso - abbiamo apportato
le variazioni, trovando il parere unanime di tutti gli
intervenuti. La prima riguarda un argomento che avevamo lasciato
alle definizioni concordi di Ardis, università, Sissa,
conservatori e Accademia Tiepolo riguardo il percorso da seguire:
i master universitari di secondo livello che, fino all'ultima
programmazione 2014-20, erano legati a un finanziamento che
passava attraverso le risorse messe a disposizione dal Fondo
sociale europeo. Gli atenei, tuttavia, hanno rilevato alcune
difficoltà di rendicontazione e di utilizzo delle risorse.
Quindi, per intervenire con fondi regionali equivalenti e rendere
più agevole il percorso di assegnazione dei contributi, abbiamo
delegato ad Ardis il confronto tecnico con le altre realtà".
"Condivisione unanime - ha proseguito Rosolen - ha inoltre
riguardato i contributi per i master di 1° livello, la
percentuale di lezioni in presenza che lo studente deve seguire
per ottenere i benefit (max 3mila euro per borsa di studio non
cumulabile con altri interventi pubblici o privati) e le modalità
di acquisizione delle domande".
Il secondo tema fondamentale era invece legato all'accoglienza
degli studenti costretti a lasciare l'Ucraina: "Tutto il sistema
- ha sottolineato l'assessore - ha risposto all'appello, insieme
all'Amministrazione regionale, consentendo di predisporre tutte
le azioni di ospitalità e di accoglienza, nonché i percorsi di
studio, rispetto le disponibilità offerte dal nostro territorio".
La consigliera Chiara Da Giau (Pd), dichiarando la sua
condivisione "in merito a modifiche e aggiornamenti, soprattutto
quando frutto di accordo", ha espresso l'auspicio che "lo stesso
atteggiamento meritevole venga replicato in futuro anche nei
confronti delle vittime di altre situazioni di emergenza".
Quindi, ha chiesto dettagli in merito alla ripartizione dei fondi
regionali tra il Consorzio universitario di Gorizia e quello di
Pordenone, su eventuali azioni per aiutare i giovani
nell'affrontare l'aumento delle bollette e anche sui servizi
psicologici riservati agli studenti e anche.
Su quest'ultima esigenza, Rosolen ha ricordato che "il servizio
psicologico ha avuto un'evoluzione diversa nelle singole
università regionali. La situazione emergenziale degli ultimi due
anni ha ampliato le richieste di accesso e da quasi un anno siamo
intervenuti a supporto. È in via di definizione una convenzione
(dopo aver già dirottato ad Ardis un contributo nazionale da
190mila euro per le Politiche giovanili), volto a lanciare un
ulteriore percorso insieme all'Ufficio scolastico regionale e
all'Ordine degli Psicologi, coinvolgendo anche gli studenti delle
superiori e utilizzando 300mila euro messi in sede di bilancio a
disposizione delle famiglie".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), pochi minuti prima contrario
all'aggiornamento del "Piano triennale per lo sviluppo
dell'offerta formativa e riparto delle risorse, in questo caso si
è espresso positivamente, raccomandando però "un ruolo più attivo
su Gorizia, soprattutto in vista del grande evento del 2025,
favorendo attraverso un Tavolo le integrazioni o le
collaborazioni transfrontaliere interuniversitarie". Inoltre, ha
invitato a considerare l'importanza "di un Friuli Venezia Giulia
che possa consacrarsi come polo di attrazione, anche attraverso
l'abbattimento dei costi degli alloggi. Senza dimenticare - ha
concluso - il diritto di poter svolgere un dottorato di ricerca,
monitorando gli atenei per capire quanti sono gli studenti idonei
ma che, purtroppo, hanno dovuto rinunciare a questa opportunità.
Il documento è comunque pregevole".
ACON/DB-fc