SALUTE. ZALUKAR (MISTO): POCA CHIAREZZA SU SCELTA SOCCORSI D'EMERGENZA
(ACON) Trieste, 14 apr - "Si è finalmente fatta chiarezza sul
perché dell'enorme ritardo per soccorrere un ciclista, feritosi
il 15 gennaio scorso lungo il sentiero forestale che dal monte
San Michele scende verso Peteano, poi portato all'ospedale di
Gorizia".
Lo fa sapere in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar,
del Gruppo Misto, che ripercorre minuto per minuto la vicenda, a
cominciare dalla chiamata al Nue 112 girata alla Sala operativa
regionale emergenza sanitaria (Sores), la quale "allerta
l'autoambulanza (con codice verde) e chiede l'intervento del
Soccorso alpino, la cui stazione di partenza si trova a Trieste,
distante 40 chilometri. Curiosamente non si allertano i vigili
del fuoco di Gorizia, la cui caserma dista 10 chilometri".
"L'autoambulanza - fa sapere ancora Zalukar, che sulla questione
ha presentato una interrogazione alla Giunta Fedriga - arriva sul
posto alle 12.30, un'ora dopo l'allarme. Nel frattempo, gli
uomini del Soccorso alpino giunti da Trieste si erano incamminato
lungo il sentiero per soccorrere l'infortunato e trasportarlo in
barella per alcune centinaia di metri fino alla strada dove c'era
l'ambulanza, che quindi si dirige all'ospedale di Gorizia".
"Questi fatti pongono alcuni interrogativi: perché è stato dato
un codice verde anziché giallo per un incidente che dalla
descrizione (caduta da una mountain bike in corsa) sembra a
dinamica maggiore? Perché chiamare il Soccorso alpino distante 40
km per intervenire su un sentiero forestale percorso da mountain
bike, quindi un posto sì impervio, ma non tale da richiedere
tecniche di alpinismo? Perché non i vigili del fuoco la cui
caserma dista 10 km da Peteano?", si chiede il consigliere.
"I rappresentanti dei medici ospedalieri hanno appena bocciato la
gestione del sistema di emergenza della nostra regione,
definendolo fallimentare e inadeguato. Ma si tratta solo di
inefficienza? Un organo di rappresentanza dei vigili del fuoco,
il Conapo - così ancora Zalukar - ha commentato molto duramente
quanto accaduto a Peteano, dichiarando che visti i precedenti
tali fatti non possono essere considerati casuali, ma originati
quanto meno da deficienze procedurali della Sores se non proprio
da scelte effettuate al di fuori delle procedure. Allora affiora
il sospetto che si miri a sostituire sempre più i pompieri con
volontari, in questo caso del soccorso alpino. E come non
ricordare l'invio dei rocciatori in soccorso di un bagnante sul
lungomare di Barcola, a Trieste?".
"Questi sembrano giochi politici che si sommano alle carenze
della Centrale operativa, ma così si gioca sulla pelle delle
persone. Per questo ho presentato l'interrogazione", conclude il
consigliere.
ACON/COM/rcm