MAFIA. SERGO (M5S): CONTROLLI FORTI PER GARANTIRE REGOLARITÀ ELEZIONI
(ACON) Trieste, 14 apr - "Le recenti dichiarazioni del
procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, secondo il quale
possiamo parlare di Friuli Venezia Giulia come di isola felice in
quanto non ci sono insediamenti stanziali, sembrano contrastare
con l'ultima relazione semestrale della Direzione investigativa
antimafia (Dia), secondo la quale a non esserci sarebbero le
condanne per criminalità organizzata di stampo mafioso, ma la
presenza di esponenti in rapporti spesso molto stretti con le
storiche associazioni attive in Italia, è sempre risultata di una
certa consistenza".
Lo afferma il consigliere regionale Cristian Sergo (M5S), dopo
l'ennesima confisca di beni ai mafiosi in Fvg, di cui 16 nel solo
Comune di Martignacco.
"Un evento che deve convincerci tutti del fatto che la nostra
regione e la nostra economia sono costantemente attenzionate
dalle organizzazioni criminali. Anche in questo campo abbiamo i
nostri primati - continua Sergo - e possiamo 'vantarci' di essere
stati, nel 2017, la Regione con il più alto quantitativo di
tabacco lavorato all'estero sequestrato in Italia, con una
percentuale del 47%; la Campania, contrariamente a quanto molti
concittadini tendono a pensare, segue con il 22%".
"Tra le varie indagini, quella che avrebbe dovuto destare più
clamore è sicuramente quella svolta sulle elezioni amministrative
del 2012 di Lignano Sabbiadoro - rimarca il consigliere del M5S
-. Dopo l'interessamento della Dia, confermato nella sua
relazione annuale 2017, nulla più si è saputo pubblicamente
dell'azione giudiziaria e del faro acceso sulla più importante
località turistica regionale. Un faro condito con parole chiare e
inequivocabili della Direzione, che senza mezzi termini aveva
parlato di evidenti irregolarità del voto amministrativo del
Comune di Lignano Sabbiadoro, una vera e propria falsificazione
del dato elettorale e di un attentato ai diritti costituzionali
dei cittadini di Lignano, almeno di quelli autoctoni".
"La Dia - fa sapere ancora il pentastellato - si definì stupita
di come tutto ciò sia potuto accadere senza che destasse allarme
nelle istituzioni locali, rendendo lecito il sospetto che anche
nel territorio del distretto triestino insistano zone di omertà
amministrativa, peraltro provate quanto al caso del comandante
della Polizia municipale di Lignano Sabbiadoro, che secondo gli
inquirenti si era mobilitato per accelerare le pratiche dei
richiedenti la residenza a Lignano permettendo quella che è stata
definita un'organizzata migrazione che dalla Campania giungeva
con nuclei famigliari che ottenevano, a pochi mesi dal voto, la
residenza maturando così il diritto a partecipare alla contesa
elettorale".
"Su fatti analoghi - conclude Sergo -, sempre riguardanti il
2012, abbiamo recentemente assistito a sentenze che ne hanno
sancito la prescrizione, ma nonostante questo, in un periodo in
cui importanti investimenti e finanziamenti come quelli del Piano
nazionale di ripresa e resilienza stanno per esser messi in
circolazione, è doveroso il maggiore controllo possibile per
garantire la massima regolarità nello svolgimento delle elezioni
anche nella nostra regione".
ACON/COM/rcm