VIA CRUCIS. ZANIN: A CICONICCO RITORNA STARE INSIEME E VOGLIA DI PACE
(ACON) Fagagna, 16 apr - "Non c'è resurrezione senza pace".
Con questa sentenza, che è risuonata come un richiamo alla guerra
scoppiata in Ucraina ma non da meno a tutte le guerre, si è
concluso ieri sera, sulle colline di Ciconicco di Fagagna, il
Processus contra Jesum - Processo a Gesù, rappresentazione
vivente in costume della passione e morte di Gesù Cristo, per la
sceneggiatura e regia di Claudio Moretti e Fabiano Fantini,
tratto dal testo di Diego Fabbri e promosso dall'associazione Un
grup di amîs presieduta da Andrea Schiffo.
"Viene rappresentata la Via Crucis, che poi è la novella della
resurrezione di Gesù, oggi la resurrezione di tutti noi dopo due
anni di pandemia, lutti, dolori e restrizioni", l'ha definita il
presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.
"Tutte queste persone sono qui, questa sera, con la voglia di
ritrovarsi e assistere a un evento di sacralità che è preghiera
ma anche tradizione delle nostre comunità contadine, legate al
cattolicesimo e con esso alla terra, alla famiglia. Il Venerdì
Santo 2022 di Ciconicco ritengo possa segnare un riavvio di quel
Friuli profondo che ha la capacità di guardare al futuro, alle
nuove generazioni, a ciò che verrà, con grande ottimismo", ha
detto ancora Zanin prima di assistere alla Passione con i
consiglieri regionali Mauro Di Bert, Massimo Moretuzzo e Leonardo
Barberio.
E proprio pensando al futuro che si sta tessendo per i più
giovani, il presidente dell'Assemblea legislativa ha affermato
che "dovremo salvaguardare di più le ragioni della pace, della
convivenza, di valori come libertà e giustizia. Sicuramente
l'Ucraina è un Paese che è stato invaso, ma l'escalation di
violenza va fermata perché il futuro che dobbiamo traguardare non
è quello delle armi ma del dialogo e della capacità di far
emergere le ragioni vere di una convivenza civile".
Parole contro la guerra e per la pace sono state espresse anche
da don Daniele Calligaris, parroco di Fagagna. "Il mondo in
questi giorni - ha detto - ha particolarmente bisogno di verità e
di luce".
"Un momento di performing art figurativa, un'esperienza di
comunità", è stata la definizione che il presidente Schiffo ha
poi usato per la rappresentazione che si stava per sviluppare
davanti a centinaia di spettatori.
"Si è chiuso il dossier per far riconoscere dall'Unesco le
Passioni italiane quali beni immateriali dell'Umanità. Anche la
Via Crucis di Ciconicco - ha sottolineato - è un bene culturale
immateriale e, inserita nella rete fatta di altre
Rappresentazioni italiane sotto l'egida di Europassione Italia,
ha deciso di proporsi come tale all'Unesco e probabilmente la
candidatura sarà avanzata al ministero entro l'anno. Il percorso
è lungo, ma noi crediamo che in questi eventi, dal Friuli Venezia
Giulia alla Valle d'Aosta alla Sicilia, ci sia non solo il valore
culturale ma anche quello aggregativo, molto importante in questi
giorni che piano piano stiamo uscendo dalla pandemia e torniamo a
vivere con la stessa libertà di prima".
ACON/RCM