CASA. SANTORO-CONFICONI (PD): STRANIERI, LEGA DEVE FARE PASSO INDIETRO
(ACON) Trieste, 20 apr - "Ci sono voluti quattro pronunciamenti
da parte di altrettanti giudici per far sì che le politiche
discriminatorie della Lega facessero un passo indietro su una
tematica centrale come quella della casa. La modifica al
regolamento sugli incentivi a sostegno alle locazioni imposto
dall'ordinanza del tribunale di Udine è solo la punta di un
iceberg. È necessario ora mettere mano alle modifiche fatte dalla
Lega alla legge sulle politiche abitative che continua a sancire
un principio discriminatorio".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Mariagrazia
Santoro (Pd) commentando la delibera di Giunta che recepisce
l'ordinanza del tribunale di Udine (sezione Lavoro di data
2.3.2021 nella causa n. 674/2020 R.L.) con la quale, tra l'altro,
è stato ordinato alla Regione di modificare il regolamento
(approvato con DPReg. 66/2020) nella parte relativa alla
presentazione della documentazione attestante di non possedere
abitazioni nel Paese di origine e di provenienza da parte dei
cittadini extra europei.
"La marcia indietro sul regolamento - aggiunge il consigliere
regionale Nicola Conficoni - è una grave sconfitta della Lega, la
cui cieca demagogia ha danneggiato i cittadini bisognosi. In più
occasioni avevamo evidenziato l'illegittimità della norma
approvata nel 2020 dalla Giunta, senza essere ascoltati. Alla
fine il provvedimento ha avuto l'unico effetto di ritardare le
procedure di assegnazione dei contributi sugli affitti pagati nel
2020, creando non pochi disagi a chi ha aspettato la sua quota
parte per troppo tempo".
Infine, conclude Santoro, "restano le responsabilità della Giunta
Fedriga non solo per il ritardo con il quale è stata recepita una
decisione del giudice, ma anche per aver sprecato tempo e denaro
per inutili contraddittori che nel caso della Regione erano
basati esclusivamente su ideologie discriminatorie e chiaramente
in contrasto con principi costituzionali, come sancito dalla
stessa Corte Costituzionale. Questo speriamo sia d'esempio per
provvedimenti futuri, ma in prima battuta per una necessaria
modifica della legge sulle politiche abitative, proprio per
evitare ulteriori contraddittori e rientrare nei binari della
legittimità giuridica".
ACON/COM/fa