MONTAGNA. MORETTI (PD): ANCORA LUPI VICINO A CASE, PREOCCUPA SICUREZZA
(ACON) Trieste, 21 apr - "La presenza di esemplari di lupo in
regione continua a rappresentare un timore. Anche a Timau di
Paluzza è stata infatti rinvenuta una carcassa ed è stato
avvistato un lupo nelle vicinanze delle abitazioni. Un fatto,
questo, che non può non preoccupare, soprattutto con
l'avvicinarsi della stagione estiva. É quindi necessaria
un'azione forte da parte della Regione per il contenimento di una
problematica che pregiudica sicurezza, attività locali e turismo".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti, informando in
merito all'ennesimo avvistamento di lupi in un centro abitato
delle montagne friulane.
"La presenza del lupo nei centri abitati e nelle zone fruite dai
turisti - aggiunge l'esponente dem - rappresenta una concreta
minaccia per la sicurezza dei residenti e per gli allevatori che
vedono a rischio i propri capi di bestiame, ma anche per gli
operatori turistici che si stanno preparando per la stagione
estiva".
Accanto a Moretti, esprime preoccupazione anche il sindaco di
Paluzza, Massimo Mentil, ricordando che "non si tratta del primo
avvistamento, dopo quelli avvenuti anche nelle vicinanze delle
scuole di Timau e Cleulis, nonché il ritrovamento di alcune
carcasse sul territorio comunale. Quest'ultimo avvistamento è
avvenuto a ridosso delle abitazioni, proprio nella zona del
Tempio Ossario di Timau. La preoccupazione degli allevatori
locali è forte e comprensibile: infatti, tra qualche settimana è
previsto l'avvio dell'attività di pascolo proprio su quei prati
dove è comparso il lupo".
È stata anche avviata, ricorda la nota del Partito democratico,
un'interlocuzione con l'Università di Udine per organizzare un
incontro informativo sulla gestione della presenza del lupo,
finalizzato alla conoscenza e all'approfondimento della
problematica.
"L'attività di informazione avviata dalla Regione, insieme
all'ateneo, è di primaria importanza - conclude Moretti - ma
sicuramente, con l'approssimarsi della stagione estiva, non è
sufficiente. Servono importanti azioni di contenimento,
formazione vera e di sostegno forte per gli allevatori. Non
possiamo solo spiegare agli operatori della montagna che
l'attività di monticazione e di pascolo, sino all'anno scorso
esercitati senza questa preoccupazione, preveda da un anno
all'altro la recinzione dei pascoli o il controllo a tempo pieno
delle greggi, senza un sostegno straordinario".
ACON/COM/db