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UNIVERSITÀ. MORETUZZO (PATTO): UD SENZA CASA DELLO STUDENTE DA 5 ANNI

23.04.2022
12:45
(ACON) Trieste, 23 apr - "Già è inammissibile che una città universitaria sia priva da cinque anni di una struttura adeguata in grado di ospitare gli studenti universitari. Apprendere che si sta ipotizzando una sua riconversione per scopi diversi dalla residenzialità universitaria, che ovviamente non sarà a costo zero, ha persino dell'incredibile".

Lo rimarca in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo, riferendosi "agli ultimi sviluppi riguardo la Casa dello studente di viale Ungheria a Udine, l'imponente edificio dismesso dal 2017 per lavori di ristrutturazione. Ora si apprende la necessità di un adeguamento sismico, ma si è in attesa, fa sapere l'assessore regionale Alessia Rosolen, del parere dei tecnici".

"Nel frattempo, le esigenze abitative della popolazione universitaria di Udine, in particolare di quella che afferisce ai poli umanistico, giuridico ed economico del centro cittadino, non trovano risposte adeguate - spiega Moretuzzo - e, evidentemente, non le troveranno neanche nel prossimo futuro. Raccogliamo dunque la forte preoccupazione degli universitari di Udine che, attraverso le loro rappresentanti, hanno preteso chiarezza rispetto a una situazione ormai insostenibile che lede il diritto allo studio".

"L'Università di Udine, a parità di iscritti con quella di Trieste, è già fortemente penalizzata in termini di trasferimenti ministeriali, poiché è finanziata dallo Stato in misura nettamente inferiore all'ateneo triestino, basandosi su un dato storico ormai superato che non dà atto della crescita avvenuta. L'indisponibilità della Casa dello studente di viale Ungheria - evidenzia la nota del Patto - la rende anche meno appetibile a chi, potenzialmente, è interessato a iscriversi. Senza dimenticare lo spreco di denaro pubblico utilizzato per ristrutturare in tempi recenti l'immobile, ora chiuso, con la prospettiva di nuovi investimenti finalizzati a un suo diverso impiego e con la necessità di individuare soluzioni nuove per gli studenti. Soluzioni che, evidentemente, prevedono un allungamento delle tempistiche con tutte le criticità che ne derivano".

"Veramente è impossibile trovare soluzioni per l'adeguamento sismico - conclude Moretuzzo - o, forse, quello che manca è la volontà di trovare risposte con tutti gli attori coinvolti?". ACON/COM/db



Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)