UNIVERSITÀ. MORETUZZO (PATTO): UD SENZA CASA DELLO STUDENTE DA 5 ANNI
(ACON) Trieste, 23 apr - "Già è inammissibile che una città
universitaria sia priva da cinque anni di una struttura adeguata
in grado di ospitare gli studenti universitari. Apprendere che si
sta ipotizzando una sua riconversione per scopi diversi dalla
residenzialità universitaria, che ovviamente non sarà a costo
zero, ha persino dell'incredibile".
Lo rimarca in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia
nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo
Moretuzzo, riferendosi "agli ultimi sviluppi riguardo la Casa
dello studente di viale Ungheria a Udine, l'imponente edificio
dismesso dal 2017 per lavori di ristrutturazione. Ora si apprende
la necessità di un adeguamento sismico, ma si è in attesa, fa
sapere l'assessore regionale Alessia Rosolen, del parere dei
tecnici".
"Nel frattempo, le esigenze abitative della popolazione
universitaria di Udine, in particolare di quella che afferisce ai
poli umanistico, giuridico ed economico del centro cittadino, non
trovano risposte adeguate - spiega Moretuzzo - e, evidentemente,
non le troveranno neanche nel prossimo futuro. Raccogliamo dunque
la forte preoccupazione degli universitari di Udine che,
attraverso le loro rappresentanti, hanno preteso chiarezza
rispetto a una situazione ormai insostenibile che lede il diritto
allo studio".
"L'Università di Udine, a parità di iscritti con quella di
Trieste, è già fortemente penalizzata in termini di trasferimenti
ministeriali, poiché è finanziata dallo Stato in misura
nettamente inferiore all'ateneo triestino, basandosi su un dato
storico ormai superato che non dà atto della crescita avvenuta.
L'indisponibilità della Casa dello studente di viale Ungheria -
evidenzia la nota del Patto - la rende anche meno appetibile a
chi, potenzialmente, è interessato a iscriversi. Senza
dimenticare lo spreco di denaro pubblico utilizzato per
ristrutturare in tempi recenti l'immobile, ora chiuso, con la
prospettiva di nuovi investimenti finalizzati a un suo diverso
impiego e con la necessità di individuare soluzioni nuove per gli
studenti. Soluzioni che, evidentemente, prevedono un allungamento
delle tempistiche con tutte le criticità che ne derivano".
"Veramente è impossibile trovare soluzioni per l'adeguamento
sismico - conclude Moretuzzo - o, forse, quello che manca è la
volontà di trovare risposte con tutti gli attori coinvolti?".
ACON/COM/db