CITTÀ DEL VINO. ZANIN A PALAZZOLO: VALORIZZARE PRODOTTI CHE EMOZIONANO
(ACON) Palazzolo dello Stella (Ud), 23 apr - Vini di qualità,
capaci di dare emozioni e di raccontare il territorio in cui
vengono prodotti. Sono quelli di Palazzolo dello Stella, entrata
a far parte dell'associazione nazionale Città del vino,
prestigiosa élite che conta 470 soci in Italia e 30 in Friuli
Venezia Giulia.
Ma si tratta di una ricetta valida per tutte le aree della nostra
regione, ha osservato oggi alla Casa del Marinaretto il
presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, a
conclusione della festosa cerimonia di consegna della bandiera
dell'associazione al Comune di Palazzolo.
"Un tempo nel vino il criterio era la quantità - ha ricordato il
presidente -, poi c'è stata una lunga e costante evoluzione
qualitativa. Oggi siamo in una terza fase, ancora in transizione,
quella dell'emozione". "La gente vuole quel che di immateriale
c'è attorno al prodotto, l'anima del vino - ha ribadito il
presidente, riprendendo le riflessioni che poco prima erano state
sviluppate dal wine manager Walter Filiputti - e questo può
avvenire soltanto con la riscoperta del locale, delle peculiarità
del territorio".
Un criterio che è l'esatto opposto della globalizzazione. "Prima
della pandemia - ha aggiunto Zanin - eravamo proiettati sul
mercato mondiale, sulla quantità più che sulla qualità, e
rischiavamo di perdere la nostra identità. Due anni di emergenza
sanitaria e ora anche la guerra, che chiude il mercato russo e
complica quello dell'est, possono darci l'occasione di giocare un
nuovo ruolo, valorizzando la straordinaria ricchezza e diversità
del Friuli Venezia Giulia".
Tradotto in termini di prospettive enologiche, il ragionamento
conduce "a zone doc sempre più piccole che facciano emergere le
produzioni di qualità, mettendo in risalto fin dall'etichetta i
tanti paesi del vino, che diventerebbero ancora più attraenti dal
punto di vista turistico". Associazioni come quella delle Città
del vino possono contribuire a questa valorizzazione, "ma anche
la politica - ne è convinto il presidente - è chiamata a dare
indirizzi e incentivi ai produttori. Evitando i colpi di coda
della massificazione, come la recente operazione della Ribolla a
1,99 euro nella grande distribuzione".
Del resto i numeri dicono che il rapporto tra vino e turismo è
sempre più stretto. "Nel 2019 - ha riferito Tiziano Venturini,
coordinatore regionale delle Città del vino - in Italia sono
arrivati 5 milioni di enoturisti, per un giro d'affari da 3
miliardi". "Vino e cucina rappresentano il motivo del 53 per
cento delle visite turistiche nel nostro Paese", ha aggiunto
Filiputti. In questo contesto Palazzolo e più in generale
l'entroterra della Bassa friulana possono giocare la carta della
vicinanza a Lignano polo d'attrazione internazionale, come ha
ricordato Mauro Bordin, capogruppo della Lega in Consiglio
regionale e a lungo sindaco della città sullo Stella: "Il Fvg ha
valori unici in fatto di storia, paesaggio ed enogastronomia, e
abbiamo il dovere di valorizzare queste ricchezze che ci fanno
conoscere in tutto il mondo".
Un compito che spetta innanzitutto ai produttori: alla cerimonia
di oggi hanno raccontato qualcosa della loro esperienza Gabriele
Vialetto di Cantina Modeano, Massimiliano Francescutto di Mister
Bio e Massimo Bassani di Isola Augusta, che ha sottolineato il
valore aggiunto della sinergia, del lavoro di squadra,
ingrediente fondamentale ma nient'affatto scontato.
Proprio il coraggio degli imprenditori è stato al centro
dell'intervento del padrone di casa, il sindaco Franco D'Altilia:
"Qui ci sono aziende che hanno già 30-40 anni di storia ma non
hanno mai mollato la presa, nemmeno nel periodo della prigionia
del Covid, continuando a credere nella vocazione turistica del
territorio: prima della pandemia avevamo raggiunto le 22mila
presenze, un numero importante". E che la comunità di Palazzolo
sia accogliente lo dimostra anche la solidarietà verso i profughi
ucraini: ne sono arrivati trenta, già bene inseriti nella realtà
locale.
Alla cerimonia, moderata dalla giornalista Monica Tosolini, ha
partecipato anche Giampietro Colecchia, ambasciatore delle Città
del vino.
ACON/FA
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, durante l'intervento a Palazzolo dello Stella
L'affollata platea alla Casa del Marinaretto: il presidente Zanin è il secondo da destra
La consegna della bandiera delle Città del vino al sindaco Franco D'Altilia (secondo da destra)
L'intervento di Mauro Bordin, capogruppo della Lega in Consiglio regionale