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SOLIDARIETÀ. ZANIN: A LIGNANO IN FIORE RINASCE LA VOGLIA DI VIVERE

24.04.2022
19:00
(ACON) Lignano, 24 apr - Si definiscono dei "resistenti". Sono i volontari dell'associazione Lignano in fiore Onlus (Lif) che, dopo due anni di fermo forzato, hanno riaperto stand di piante e chioschi vari nel parco Hemingway della città balneare udinese all'insegna della vita che deve andare avanti, "resistere" appunto, nonostante pandemie e guerre, perché lo chiedono i bambini, lo impone il rispetto per se stessi, lo esigono la Terra e un'esigenza di pace che accomuna tutti.

La 36esima edizione di Lignano in fiore si presenta più che mai come una grande festa di solidarietà, a cui non manca una raccolta fondi per i profughi dell'Ucraina, che come si sa sono soprattutto donne e bambini, perché lo spirito della Lif è sempre stato quello di avere un occhio di riguardo per i più piccoli in stato di disagio e per gli indifesi. "Il primo progetto nacque 38 anni fa per i piccoli pazienti dell'ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste", ha spiegato la presidente dell'associazione, Donatella Pasquin, dando il via all'inaugurazione della manifestazione.

Tra i partecipanti, i consiglieri regionali Maddalena Spagnolo, Mariagrazia Santoro e Mauro Bordin, il cui pensiero è stato espresso dal presidente dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, che si è congratulato con l'operato dell'amministrazione comunale e soprattutto dei volontari della Lif: "Voi, per noi istituzioni, siete un faro. A voi va la nostra più profonda gratitudine per ciò che fate, anche perché agite con il cuore".

Dopo che anche il sindaco di Lignano, Luca Fanotto, ha sottolineato l'importanza della Lif e dell'evento per la cittadina intera, Zanin ha fatto presente che "i fiori stessi sono simbolo di vita e rinascita, di colore e gioia. La Lif si è sempre distinta per la sua solidarietà verso i più deboli e neppure la pandemia ha potuto fermarla. Ora la solidarietà si sta dimostrando attraverso l'ospitalità data dalle famiglie locali alla popolazione ucraina".

"Il ricavato della festa, che si svolgerà con tante iniziative sino al primo maggio - ha spiegato infatti la Pasquin - andrà per sostenere i profughi accolti nelle nostre case per un progetto coordinato dal Comune e a cui hanno aderito diverse associazioni lignanesi. Il lavoro è tanto, ma aiutare gli altri ci ripaga di tutto".

L'apertura ufficiale di Lignano in fiore ha registrato anche un momento di riflessione attraverso la lettura di alcune poesie, tra cui "Ode alla speranza" della poetessa ucraina Lesja Ukrainka, scritta alla fine dell'800 e che già allora era dedicata all'"intonare canzoni nella speranza della pace", mentre a chiudere i versi anche di Gianni Rodari, che si chiedeva "chissà se la luna di Kiev sia la stessa di Roma o sua sorella". ACON/RCM



In primo piano il presidente Piero Mauro Zanin e alcuni consiglieri regionali, a Lignano in fiore
In primo piano la presidente di Lignano in fiore Onlus, Donatella Pasquin