COMUNI: ZANON (FUTURA): CRISI DA PERSONALE CARENTE E TROPPA BUROCRAZIA
(ACON) Trieste, 26 apr - "Un eccesso di burocrazia unito alla
carenza di personale potrebbe mettere in crisi l'operatività nei
Comuni piccoli o montani, con il rischio che questo si traduca in
una penalizzazione del servizio ai cittadini. Occorre introdurre
un sistema di premialità per chi decide di lavorare in questi
municipi, spesso meno attrattivi per le nuove assunzioni".
Così Emanuele Zanon, consigliere regionale di Regione Futura, che
nei giorni scorsi ha presentato una mozione per richiedere
interventi che favoriscano l'assunzione di personale nei piccoli
Comuni.
"Oggi la carenza cronica non è compensata dalle modalità di
assunzione tramite concorso che anche laddove vengono indetti,
spesso vanno deserti - afferma Zanon nella sua nota - perché è
difficile individuare personale disposto a prendere servizio in
municipi dislocati in territori montani periferici o a rimanervi
a lungo termine. E' di questi giorni la notizia che il sindaco di
Sauris ha annunciato le proprie dimissioni, a fronte di una
carenza di personale che non consente di espletare richieste e
procedure".
"Il rischio, infatti, è che la carenza di personale si traduca in
una minore efficienza nell'erogazione dei servizi al pubblico (ad
esempio nell'allungamento dei tempi necessari all'espletamento di
pratiche e procedure da parte degli uffici comunali, se non
addirittura in alcuni casi al blocco della macchina
amministrativa) come conseguenza del fatto - aggiunge ancora
Zanon - che gli uffici sono da un lato oberati dal numero di
istanze, dall'altro lato contestualmente si devono confrontare
con la crescente complicazione delle procedure stesse per via
dell'abnorme aumento di burocrazia e delle procedure
informatiche. L'introduzione di questi sistemi telematici infatti
ha avuto il merito di standardizzare e migliorare procedure e
processi, tuttavia questi sistemi che ben si confanno ai grandi
Comuni (laddove la pianta organica prevede una più complessa
settorializzazione e gerarchizzazione) non hanno portato
altrettanto beneficio ai piccoli Comuni, dove invece i funzionari
pubblici si trovano a dover eseguire plurime procedure e spesso
da soli".
"Oltre a fare pressione sul Governo sulla necessità non più
rimandabile di operare concrete e forti azioni per la
sburocratizzazione e la semplificazione di procedure e processi
negli enti nocali, una proposta per incentivare le nuove
assunzioni di personale - suggerisce il consigliere di
Centrodestra - è di introdurre due parametri (anche tra loro
cumulabili) pensati ad hoc per Comuni con popolazione inferiore
ai 5.000 abitanti e/o Comuni situati in zone montane/marginali,
prevendendo per queste categorie di enti locali degli strumenti
nuovi da applicare in fase di contrattazione collettiva. Ad
esempio prevedendo forme di premialità specifiche (o con la
possibilità di fornire soluzioni aggiuntive ad esempio alloggi
temporanei gratuiti per chi opera in Comuni lontani o marginali)
nonché forme di penalizzazione per chi invece lascia il posto di
lavoro entro pochi mesi dall'assunzione".
"Oggi accade il contrario - osserva Zanon -, ossia che in caso di
dimissioni i Comuni sono costretti a congelare per sei mesi quel
posto di lavoro. Questo non è più sostenibile. Specialmente se
ricordiamo che oggi alla luce delle ingenti risorse rappresentate
dal Pnrr è quanto mai necessario che i Comuni singoli o associati
abbiano personale in grado di accedere alle gare e ai bandi
garantendo le stesse opportunità. Se tali rimangono le condizioni
c'è il rischio concreto che si venga a sviluppare una situazione
di sviluppo a doppia velocità, laddove i grandi centri del Friuli
Venezia Giulia riusciranno ad accedere alle risorse mentre i
piccoli Comuni rischieranno sempre più di rimanere esclusi dalla
progettazione e dai bandi".
"La carenza endemica di personale negli enti locali, che si stima
si attesti sul 30% nei grandi centri per salire fino al 50% nei
municipi di zone periferiche, è aggravata dal fatto che i piccoli
Comuni sono soggetti alle stesse procedure amministrative (ad
esempio in materia economico-finanziaria, ma anche di controllo
come ad esempio per l'anticorruzione) al pari dei grandi Comuni,
dove non solo il numero di addetti è imparagonabile ma lo sono
anche la mole e la tipologia di interventi e specialmente
l'entità di investimenti e di bilancio", conclude l'esponente di
Regione Futura.
ACON/COM/rcm