LEGALITÀ. ZANIN: RIQUALIFICAZIONE BENI CONFISCATI FA MALE AI MAFIOSI
(ACON) Udine, 26 apr - Ridare nuova vita a una struttura
sottratta alla criminalità organizzata a favore della
collettività. È nato con questo obiettivo il progetto "La
legalità agita" promosso a Udine dall'istituto Marinoni in
collaborazione con il Collegio dei Geometri insieme
all'Osservatorio regionale Antimafia (Ora) e con il supporto di
Regione Fvg e Comune di Udine. Nello specifico, si tratta di un
locale sito in piazzale Osoppo, patrimonio sottratto alla
criminalità organizzata, per il quale i ragazzi hanno proposto
tre soluzioni differenti, cercando di pensare a una destinazione
futura a uso sociale.
"È l'ennesimo successo - ha commentato il presidente del
Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin - dell'Osservatorio
Antimafia del Fvg, uno strumento eccezionale per aumentare il
sentimento di legalità specialmente tra i giovani. Si parla di
beni confiscati alla mafia, di un progetto che ha una doppia
valenza sia dal punto di vista punitivo nei confronti di chi
acquista beni da proventi criminosi che da quello sociale
considerando che questi vengono riconsegnati alla società civile
che spesso ne fa un utilizzo in controtendenza, destinando le
strutture a centri dedicati ad attività di formazione di ragazzi
o a cooperative a favore di giovane donne. Un contrappasso che, a
mio parere, fa ancora più male al mafioso che vede le proprie
risorse utilizzate a fini sociali".
"I progetti, i discorsi, le iniziative - ha commentato Anna Maria
Zilli, dirigente scolastico del Marinoni - spesso sono di
fruizione, in questo caso, invece gli studenti del Marinoni
hanno creato un concorso di idee interno, hanno realizzato delle
proposte che hanno illustrato ad una giuria, giocando un ruolo da
protagonisti. Credo che mettendo i ragazzi al centro del
progetto, messaggi importanti come questi arrivino in maniera più
profonda e permangono in loro più a lungo".
ACON/LI-fc