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AMBIENTE. FVGREEN: OK VI COMM A FORMAZIONE, PROBABILI FUTURE MODIFICHE

26.04.2022
16:31
(ACON) Trieste, 26 apr - Disco verde ai percorsi formativi su sostenibilità e transizione energetica contenuti nel disegno di legge 163 FVGreen nella consapevolezza che, da future audizioni e anche dall'eventuale esame di tre norme collegate da parte di un comitato ristretto, potrebbe scaturire una serie di variazioni sostanziali in grado di rendere necessaria una seconda valutazione.

Basandosi su queste premesse, la VI Commissione permanente, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita a Trieste nell'aula consiliare, ha concessio il via libera a maggioranza (astenuti i rappresentanti dell'Opposizione con il solo Furio Honsell di Open Sinistra Fvg contrario) alle parti di competenza del ddl 163 FVGreen, depositato dalla Giunta regionale il 4 aprile scorso.

Preceduto dalla presentazione iniziale dell'assessore regionale a Formazione, Istruzione, Ricerca e Università, Alessia Rosolen, il pronunciamento è stato rivolto a 6 dei 22 articoli complessivi del provvedimento, toccando soprattutto i percorsi formativi collegati al tema della sostenibilità e della transizione energetica.

Nello specifico, la cabina di regia per la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, il Piano regionale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, le azioni di sensibilizzazione, gli incentivi per la transazione energetica e la riduzione dei rifiuti in plastica.

"Vanno necessariamente aggiunti alcuni elementi - ha spiegato Rosolen - soprattutto in merito alle competenze trasversali in ambito educativo e formativo per costruire una linea di azione comune tra le varie direzioni regionali. I riferimenti vanno dunque al sistema dei nostri enti di ricerca, oggetto di interventi molto puntuali sui percorsi formativi, compresi quelli per la simbiosi industriale già presenti nel nostro protocollo Argo. Senza dimenticare l'istituzione di un centro di ricerca finalizzato allo sviluppo di tecnologie e di processi per la produzione dell'idrogeno".

Parere radicalmente negativo quello di Honsell che ha parlato di "un testo troppo generico: privo di una scadenza, se non quella del 2045, ma anche di competenze e di risorse concrete. Serve una squadra che istruisca e sorge così il problema della formazione dei formatori. Sembra quasi uno studio di fattibilità e non una legge. Non è praticabile".

Il dem Cristiano Shaurli (Pd) ha invece auspicato "il rinvio dell'espressione da parte della Commissione, giacché le future audizioni e gli esiti del lavoro del comitato ristretto potrebbero portare delle proposte in grado di modificare il testo e, quindi, di alterare anche le nostre parti di competenza". Il capogruppo pentastellato Mauro Capozzella, facendo riferimento ai contenuti dell'articolo 12, ha ricordato dal canto suo "un'iniziativa realizzata da alcuni studenti che potremmo invitare in audizione affinché, visto che ci hanno persino preceduti, possano portare alcuni elementi innovativi".

Il capogruppo leghista Mauro Bordin ha invitato a manifestare comunque il parere della Commissione, giacché "stiamo considerando solo una parte contenuta di un ddl che è incardinato in un'altra Commissione, dove si faranno tutti i passaggi propedeutici necessari. Difficile inoltre che pervengano modifiche sostanziali sul tema della formazione". Chiara Da Giau (Pd) si è infine limitata a chiedere dettagli in merito "agli incontri di formazione. Chi sono gli oggetti: gli insegnanti o i formatori? Percepisco un pizzico di ridondanza e di confusione tra informazione e formazione, bisognerebbe perciò dettagliare meglio le figure coinvolte e i destinatari". ACON/DB-fc



Giuseppe Sibau (Pr Fvg/Ar), presidente della VI Commissione, con l'assessore regionale Alessia Rosolen
Cristiano Shaurli (Pd)
Mauro Bordin (Lega)
Mauro Capozzella (M5S)
Chiara Da Giau (Pd)