MIGRANTI. HONSELL IN VI COMM: DIRITTO A REGISTRAZIONE SIA GARANTITO
(ACON) Trieste, 26 apr - "Si tratta semplicemente di un atto di
civiltà. Una disposizione che il Consiglio regionale deve
esaminare, perché il Friuli Venezia Giulia costituisce uno dei
centri nevralgici dei percorsi migratori. Tocca a noi essere
capofila, giacché il provvedimento non tocca minimamente temi
come lo ius soli e lo ius culturae, ma mira a raggiungere il
target 16.9 e a garantire a tutti i cittadini il diritto della
registrazione al momento della nascita".
Lo ha evidenziato Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), nel corso
dei lavori della VI Commissione consiliare presieduta da Giuseppe
Sibau (Progetto Fvg/Ar), dove è stato protagonista
dell'illustrazione del progetto di legge nazionale 16 "Modifica
all'articolo 6 del decreto legislativo 286/1998 (Testo unico
delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero) in materia di obbligo di
esibizione dei documenti di soggiorno".
L'istanza che vedeva Honsell primo firmatario era stata
presentata il 7 aprile, insieme ai consiglieri Diego Moretti,
Mariagrazia Santoro, Sergio Bolzonello, Nicola Conficoni, Roberto
Cosolini, Chiara Da Giau, Igor Gabrovec, Franco Iacop, Enzo
Marsilio, Francesco Russo e Cristiano Shaurli (Pd), Massimo
Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia), Ilaria Dal
Zovo e Cristian Sergo (M5S), Tiziano Centis e Simona Liguori
(Cittadini), nonché Walter Zalukar (Gruppo Misto).
"Questo pdln - ha spiegato Honsell - è la naturale conseguenza di
altri due atti legislativi già accolti all'unanimità in Aula:
prima una mozione con la quale si invitava a dare ampia
diffusione a una circolare amministrativa (ossia, la sostanza di
questa stessa legge) e poi anche un ordine del giorno che poneva
persino delle risorse per realizzare le azioni collegate. Ecco i
motivi per cui andrebbe approvata da tutti, proprio perché non
diversa da quanto già condiviso".
"Quando era stato modificato l'articolo 6 - ha ricordato
l'esponente di Open Sinistra Fvg - furono fatti dei passaggi
eccessivamente severi. In particolare, eccetto provvedimenti
riguardanti attività sportive e ricreative a carattere
temporaneo, per quelli inerenti l'accesso alle prestazioni
sanitarie e scolastiche, nonché ai pubblici servizi, si
richiedeva l'esibizione di documenti inerenti al permesso di
soggiorno. Si innesca così il rischio che i genitori non vadano a
registrare la nascita dei figli, perché sprovvisti del permesso e
preoccupati che l'atto non vada a buon fine, ma anche di essere
perseguiti".
"Dobbiamo quindi dare l'esempio, ripristinando il testo
precedente alla modifica e consentendo - ha concluso Honsell -
che i documenti si possano richiedere senza necessariamente
esibire il permesso di soggiorno. Non possiamo certo rimanere nel
vago, affidandoci a una semplice circolare interpretativa".
Contenuti e finalità, questi, ribaditi anche da Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia), mentre il leghista Antonio Calligaris ha
chiesto alcuni chiarimenti, aggiungendo che "la norma incide su
chiunque sia presente sul territorio nazionale, ma risulti
irregolare: perché entrato senza documenti o perché, pur entrato
regolarmente, sia sprovvisto di documenti. Un diritto, dunque,
per chi è sul territorio irregolarmente e non ha ovviamente il
permesso".
"Inoltre, chi ha il permesso scaduto - ha specificato l'esponente
del Carroccio - non è certo irregolare e, se ha presentato
domanda di rinnovo, tutti i diritti rimangono confermati fino al
procedimento finale della pratica, accettata o meno. Il rischio,
dunque, è che qualsiasi irregolare possa chiedere il
ricongiungimento familiare o dichiarare una moglie. Per una
persona che lavora, alla fine, potremmo ritrovarci 5 o 6 parenti
che manterremo per tutta la vita".
ACON/DB-fc