SALUTE. USSAI (M5S): REGIONE BOCCIA ATTI AZIENDE, BURLO E CRO
(ACON) Trieste, 27 apr - "Il parere dell'Azienda regionale di
coordinamento per la salute (Arcs), che di fatto boccia le
proposte di atti aziendali dei direttori generali, mostra che il
re è nudo".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Andrea Ussai
(M5S), intervenuto alla conferenza stampa delle opposizioni sul
tema.
"Si dimostra che le criticità sollevate non soltanto da noi, ma
anche dai sindacati, dai professionisti e dai cittadini, che
domani presenteranno una petizione per la difesa della sanità
pubblica che chiede anche la sospensione degli atti aziendali,
non erano e non sono strumentali - sottolinea Ussai -, ma vengono
da reali preoccupazioni sulla tenuta del Servizio sanitario
regionale".
"Ciò che sta accadendo svela come sia sbagliato il modus operandi
di chi sta governando la nostra sanità di calare le cose
dall'altro, senza il coinvolgimento degli operatori - continua il
pentastellato -. Già a dicembre scorso avevamo presentato un
ordine del giorno, naturalmente bocciato, per interrompere l'iter
di approvazione degli atti aziendali e promuovere un dialogo
costruttivo tra gli operatori e le rispettive direzioni generali,
in modo da arrivare a una formulazione condivisa dei contenuti,
che recepisca le indicazioni del Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr) e le proposte dei professionisti".
"Dopo la bocciatura da parte di Arcs, la direzione centrale
Salute chiede di garantire il rispetto della compatibilità
economico-finanziaria, ma anche dell'adeguatezza delle strutture
e dell'organizzazione dell'assistenza territoriale delle Aziende,
seguendo le linee di sviluppo delineate dal Pnrr. Abbiamo sempre
denunciato il depauperamento della sanità territoriale - rimarca
l'esponente del M5S -, di cui i distretti sono un pilastro
fondamentale, soprattutto per il ruolo di integrazione sanitaria
e sociale. Nelle proposte di atti aziendali, proprio i distretti
finiscono per essere svuotati: ci auguriamo che su questa, come
su altre numerose criticità, ci sia un passo indietro".
"I pareri negativi dei sindacati in Asugi, la clamorosa
bocciatura di 21 dirigenti in Asfo, la procedura poco trasparente
in Asufc erano campanelli d'allarme, ora ne abbiamo la conferma:
questa battuta d'arresto contiene un giudizio negativo sulla
capacità di governo della sanità regionale nel suo complesso -
conclude Ussai -. Chi di dovere ne prenda atto e tragga spunto
per una riflessione profonda, perché con il nuovo assetto
organizzativo e l'impiego dei fondi del Pnrr stiamo progettando
la sanità del futuro".
ACON/COM/rcm