COLLINARE. PRESIDENZA CR: È ESEMPIO DI 55 ANNI DI COMUNITÀ VINCENTE
(ACON) Colloredo di Monte Albano, 30 apr - È con "la
lungimiranza della politica", slogan scelto per festeggiare il
proprio compleanno, che la Comunità collinare del Friuli ha
soffiato su 55 candeline nel castello di Colloredo di Monte
Albano dove ha sede.
Un consorzio formato su base volontaria da una quindicina di
sindaci, poco capiti nel 1967, quando non osteggiati dagli altri
enti come ad esempio l'allora Provincia di Udine, è stato
spiegato dagli stessi referenti della Comunità. Assemblea dei
sindaci e Comitato esecutivo hanno illustrato con orgoglio i
passi avanti fatti come soggetto privatistico prima, ma vieppiù
come ente giuridicamente riconosciuto oggi grazie a un processo
di innovazione reso possibile anche dalla legge regionale 21/2019
di riforma degli enti locali.
Grazie all'aver saputo superare ogni campanilismo e tutte le
divergenze di sensibilità politica, questi municipi hanno gestito
alcune funzioni del territorio in forma associata: è questa da
sempre la loro bravura, la loro forza, hanno rimarcato i
responsabili della Collinare. Non solo negli anni questa realtà
non è stata cancellata, ma è stata ingrandita come personale,
mezzi e servizi.
Un pensiero che ha trovato il pieno consenso della presidenza del
Consiglio regionale, a detta della quale si tratta di un esempio
di collaborazione che ha permesso di offrire servizi migliori ai
cittadini e alle realtà aziendali e commerciali. Senza
imposizioni, 55 anni fa c'è stato chi ha capito la necessità di
offrire sempre più servizi e sempre maggiore capacità economica,
cosa che poteva avvenire solo mettendosi insieme, unendo gli
sforzi sul territorio, per una sua migliore promozione ed
efficienza, per essere una realtà a cui guardare per superare
ogni difficoltà, anche demografica e di organizzazione di
dipendenti.
Arroccarsi rispetto a un egoismo delle singole comunità non è la
scelta giusta, ha sostenuto ancora la presidenza consiliare.
Certo non si deve omologare, globalizzare, ma mantenere le
differenze e le peculiarità. Bisogna cooperare quando si tratta
di servizi che riguardano territori più ampi, una collaborazione
che deve avvenire tra municipi, associazioni, imprese e
cittadini: questo fa la forza di un territorio che sa guardare al
futuro.
La sede della Collinare è una parte magistralmente ricostruita
del catello colloredano, dove ancora oggi si ricordano i poeti e
militari Ermes di Colloredo e Ippolito Nievo, che qui vi scrisse
"Confessioni di un italiano". La scelta del castello non è
casuale, ma è ricaduta su uno dei simboli del post terremoto,
perché la gente friulana di collina - è stato detto sempre in
occasione dello spegnimento delle 55 candeline - è abituata a
rimboccarsi le maniche se e quando necessario, per ripartire come
e meglio di prima.
ACON/RCM