ENERGIA. GRUPPO PROG FVG/AR: INCENTIVARE UTILIZZO BIOMASSA LEGNOSA
(ACON) Trieste, 3 mag - Biomassa legnosa per produrre energia e
riscaldamento a favore di una transizione energetica ed
ecologica, riducendo la dipendenza nell'approvvigionamento da
altri Paesi, oltre a garantire un rinnovamento delle aree
boschive per il reperimento della materia prima.
Un insieme di effetti prodotti dalla riapertura della linea
contributiva - già prevista dalla legge regionale - con
un'estensione della stessa ai privati, mantenendo e implementando
anche la linea di finanziamento esistente a favore dei Comuni e
delle Comunità territoriali.
Lo evidenzia in un'interrogazione, come si legge in una nota, il
gruppo consiliare Progetto Fvg/Autonomia responsabile, chiedendo
alla Giunta regionale di valutare l'opportunità di incentivare,
con precisi finanziamenti, la realizzazione di piccoli impianti
di cogenerazione ad alto rendimento mediante gassificazione del
legno, a favore di imprese, privati, Comuni montani e pedemontani
e per quest'ultimi anche centraline a biomasse per reti di
teleriscaldamento.
Un modo per contrastare il caro energia e promuovere al contempo
lo sviluppo locale, il presidio e la manutenzione del territorio,
sempre secondo i consiglieri di Progetto Fvg/Ar, in quanto i
biocombustibili legnosi di origine biologica provenienti dalla
silvicoltura, dalle imprese di prima trasformazione del legno e
dall'arboricoltura da legno, quali cippato, sono di gran lunga
più convenienti e meno inquinanti di quelli fossili. E in Friuli
Venezia Giulia c'è sufficiente materia prima. Sulla base di
recenti studi del Servizio Foreste della Regione l'attuale
superficie boschiva regionale è di circa 340 mila ettari con
oltre 1 milione di metri cubi di crescita il cui utilizzo annuo è
limitato a 300 mila metri cubi, garantendo quindi la
disponibilità di circa 700 mila metri cubi annui di legname,
senza compromettere l'equilibrio ambientale.
Agevolare simili interventi nelle zone montane e marginali, si
legge ancora nella nota, vorrebbe dire anche favorire la nascita
di vere e proprie filiere energetiche locali, contribuendo in
questo modo alla creazione di nuovi posti di lavoro là dove
servono di più, con una conseguente crescita economica e sociale
dei territori, utile a contrastare il fenomeno dello spopolamento.
ACON/COM/fa