FINANZE. V COMM, AUDIZIONE INFORMEST: AMPIO RUOLO SUPPORTO TERRITORIO
(ACON) Trieste, 5 mag - È al lavoro su 24 progetti, per un
valore di quasi 48 milioni. Impiega 22 persone in pianta stabile,
oltre a una rete di collaboratori. Riceve ogni anno dalla Regione
circa 750mila euro per dare vita a convenzioni con le realtà
istituzionali locali. E con il mondo che cambia in fretta, come
dimostra purtroppo la guerra in Ucraina, ha dovuto allargare la
sua area di azione, rivolta agli inizi degli anni Novanta in modo
specifico alla cooperazione economica con i Paesi dell'ex Unione
Sovietica, ma ora preziosa anche su altri fronti geografici e
nell'ambito strategico del supporto agli enti locali in vista
della gestione delle risorse europee del Pnrr.
È questa, in estrema sintesi, la fotografia di Informest
tracciata dal presidente e dal direttore dell'agenzia, oggi quasi
una "società in house" in quanto il 99,5 per cento delle quote
associative sono della Regione. I massimi rappresentanti di
Informest sono stati i protagonisti di un'approfondita audizione
convocata dal presidente della V Commissione, nel corso della
quale sono state ripercorse storia e finalità dell'ente, con
un'ampia carrellata sui progetti recenti, che toccano in
particolare i settori dell'ambiente, dell'energia e della cultura.
Il presidente del Cda attivo dalla metà del 2020 ha evidenziato,
tra le tante iniziative, la collaborazione con Erpac su un
progetto di parco archeologico subacqueo, una sorta di museo nel
mare, e la sinergia con Arpa su un piano che coinvolge Lignano e
intende fronteggiare il problema dell'innalzamento del mare
Adriatico. Nella relazione del direttore è stata invece messa in
evidenza la diminuzione costante e progressiva dei costi di
gestione dell'agenzia e la capacità di finanziarsi attirando
contributi per poco meno di 2 milioni e mezzo nel corso
dell'anno, grazie ai progetti proposti.
Nel successivo dibattito, il gruppo del M5S ha posto il tema del
re-sharing, l'esigenza di riportare sul territorio alcune
produzioni. Non si tratta di un compito di Informest, che non fa
attività commerciale - è stato risposto dai vertici dell'agenzia
- ma la società è impegnata in analisi di opportunità anche su
queste prospettive. Dal Gruppo Misto è arrivata invece la
richiesta di approfondire il tema delle convenzioni con gli enti
locali, con l'auspicio di fluidificarne i meccanismi. Informest
ha spiegato che l'obiettivo è spingere verso processi di
aggregazione a livello territoriale.
Il gruppo del Pd, infine, ha chiesto al rappresentante della
Giunta regionale - che aveva introdotto l'audizione sottolineando
il ruolo strategico dell'agenzia - se il futuro di Informest sarà
quello di un ente multiservizi con un'ampia gamma di attività in
aree molto diverse tra loro. Si tratta di una trasformazione
sostanziale in essere - gli è stato risposto - che verrà recepita
anche nel ddl multisettoriale, mentre per il momento non si pensa
a una modifica della natura giuridica dell'agenzia.
ACON/FA