OMNIBUS. OK IV COMM A BIODIVERSITÀ, CATASTO STRADE E FONTI RINNOVABILI
(ACON) Trieste, 11 mag - Via libera anche alle disposizioni in
materia di biodiversità, infrastrutture, territorio e viabilità,
nonché ambiente ed energia, contenute nella Legge regionale
multisettoriale 2022.
La IV Commissione consiliare ha infatti espresso parere
favorevole a maggioranza sulle parti di competenza (gli interi
capi III, VIII e IX) del disegno di legge 165 Omnibus che
esprime, attraverso i suoi 85 articoli divisi in dodici capi,
anche precise disposizioni in materia di finanze, relazioni
internazionali,, attività produttive, turismo, autonomie locali,
sicurezza, lingue minoritarie, corregionali all'estero, funzione
pubblica, lavoro, formazione, istruzione, famiglia, patrimonio,
cultura, sport, animali di affezione e salute.
La manifestazione di voto da parte della Commissione ha
riguardato, nello specifico, le competenze delle direzioni
regionali Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna,
Infrastrutture e Territorio e Difesa dell'Ambiente che,
attraverso i loro vertici, hanno illustrato i contenuti dei 40
articoli di pertinenza e dei 12 emendamenti (3 modificativi e 9
aggiuntivi, anch'essi tutti approvati a maggioranza) presentati
dall'Esecutivo. La relazione in sede di I Commissione, alla quale
erano stati affidati i lavori di coordinamento del documento, è
stata affidata a un esponente della Lega.
L'esame preventivo del ddl 165, presentato dalla Giunta Fvg il
26 aprile scorso, ha dunque richiesto la partecipazione dei tre
assessori regionali interessati con avvio dei lavori (articoli
dal 3 al 10) riservato alle modifiche alla legge regionale
42/1996 in materia di parchi e riserve naturali regionali, al
fine di esplicitare il rispetto della normativa nazionale e
europea.
Alcune rimodulazioni riguardano anche le misure di salvaguardia
generali nelle Zone di protezione speciale (Zps), prevedendo il
divieto dell'attività di circolazione con veicoli a motore al di
fuori delle strade, per allineare la norma regionale riguardo i
criteri minimi uniformi per la definizione di misure di
conservazione relative a Zone speciali di conservazione (Zsc) e
Zone di protezione speciale (Zps).
Tra gli altri temi cardine del capo III i dettami per la tutela
dei prati stabili naturali con l'inserimento di una deroga al
divieto di piantagione di specie arbustive per la messa a dimora
di siepi, sia da parte del Servizio biodiversità (attuatore del
Progetto Life PollinAction), sia da parte dei proprietari di
prati stabili naturali autorizzati. Chiudono le disposizioni
regionali per la gestione delle risorse ittiche nelle acque
interne, al fine di colmare una lacuna sanzionatoria in materia
di pesca sportiva.
Il capo VIII (articoli dal 42 al 52), il secondo a essere
analizzato, spazia da alcune proroghe dei termini, anche per le
difficoltà di reperimento delle materie prime con impossibilità
di rispettare i termini di rendicontazione per l'ottenimento di
contributi già concessi, fino all'erogazione della misura
contributiva per il conseguimento della Carta di qualificazione
del conducente (Cqc) oltre le scadenze previste dal bando.
Attuato anche il principio di sussidiarietà, consentendo
all'Amministrazione regionale di realizzare il catasto delle
strade comunali, viste le difficoltà per gli Enti locali nel
reperire le necessarie risorse per procedere direttamente
all'implementazione del Sistema informativo. Si interviene anche
sulla riforma dell'urbanistica e della disciplina dell'attività
edilizia e del paesaggio, chiarendo che sono oggetto di
conformazione al Ppr le varianti generali ai Piani di
conservazione e sviluppo dei parchi regionali.
Infine, viene adeguata la composizione del Comitato consultivo
istituito per ciascun porto, mentre è previsto il subentro
dell'Edr di Udine per l'esecuzione dei lavori nel conservatorio
Jacopo Tomadini di Udine e confermato il contributo al Comune di
Valvasone Arzene per i lavori di restauro Palazzo Misseri
(340mila euro). La chiusura del capo è affidata alla norma che
mira a sopperire alle eventuali richieste di risorse da parte di
affidatari di servizi con contratti già sottoscritti, fuori
dall'ambito strettamente connesso al trasporto pubblico regionale
e locale, dovute al significativo aumento dei costi energetici.
L'esame al documento da parte della IV Commissione è stato
completato con i 21 articoli (dal 53 a 73 con 8 emendamenti) del
capo IX, a partire dalla modifica del rapporto di lavoro con il
direttore generale di Arpa Fvg (equiparandone il contratto a
quello direttori centrali dell'Amministrazione regionale e non
più a quello dei direttori generali delle Aziende per i servizi
sanitari), nonché del direttore tecnico-scientifico e di quello
amministrativo. Si va anche verso l'abrogazione di due
disposizioni concernenti i canoni demaniali delle concessioni di
grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico.
I dati relativi all'energia elettrica immessa in rete per
ciascun impianto idroelettrico dovranno essere forniti dal
gestore della Rete elettrica di trasmissione nazionale (Rtn),
mentre per la promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili
sono soggetti ad autorizzazione unica gli impianti di produzione
di biometano con capacità produttiva superiore a 500 standard
metri cubi/ora. Sono sottoposti a procedura abilitativa
semplificata (Pas) gli impianti fotovoltaici di potenza sino a 20
Mw da localizzare in aree a destinazione industriale, produttiva
o commerciale oppure su discariche chiuse o in cave cessate.
Tra gli interventi di valorizzazione dell'area di cava che
possono sostituire gli interventi di riassetto ambientale,
vengono ora inseriti anche gli interventi aventi finalità
energetiche e, per l'individuazione delle aree idonee per
l'installazione di impianti a fonti rinnovabili, vengono
considerate le cave e miniere cessate, non recuperate o
abbandonate o in condizioni di degrado ambientale. Sarà
semplificato l'iter di approvazione del regolamento concernente
le modalità di assegnazione dei contributi a sostegno di
iniziative volte alla riduzione della produzione di rifiuti in
plastica monouso, a favore delle microimprese che operano nel
settore della ristorazione nale. Modifiche riguarderanno anche il
programma regionale degli interventi concernenti i corsi d'acqua,
le opere idrauliche, i dissesti franosi, la difesa e
conservazione delle coste.
Quasi tutti gli interventi sono arrivati dai banchi
dell'Opposizione (i cui rappresentanti si sono astenuti nella
maggior parte delle votazioni con qualche sporadico pollice verso
da parte di singoli consiglieri), da dove sono stati chiesti
soprattutto chiarimenti sulle singole disposizioni e precisazioni
su specifici passaggi dell'articolato. Particolari perplessità
hanno riguardato soprattutto gli articoli 64 e 71: nei confronti
del primo, in materia di varianti sul piano regolatori e sulla
pertinenza esclusiva o meno dei Consigli comunali, è stato
ipotizzato un difetto da approfondire prima dell'Aula, mentre del
secondo è stato invece auspicato il ritiro.
ACON/DB-fc