LOCAZIONI. NO IV COMM A MODIFICA SOSTEGNO, SERVE CORTE COSTITUZIONALE
(ACON) Trieste, 16 mag - Bocciate dai consiglieri di maggioranza
della IV Commissione le modifiche al regolamento di esecuzione
per la disciplina degli incentivi a sostegno alle locazioni, a
favore dei conduttori meno abbienti nel pagamento del canone
dovuto ai proprietari degli immobili destinati a prima casa
previsti con deliberazione della Giunta regionale 523 e, nello
specifico, sull'articolo 19 della Legge regionale 1/2016 (Riforma
organica delle politiche abitative e riordino delle Ater).
Le modifiche si vedevano necessarie a seguito di una sentenza del
Tribunale di Udine del 2 marzo del 2021, con la richiesta di
immediata applicazione, in attesa dell'impugnazione da parte
della Giunta regionale. Ordine che diffida tutta la Giunta,
rischio il procedimento penale, e che con il parere negativo del
consiglio regionale alle modifiche proposte su invito del
giudice, necessita ora dell'intervento della Corte
Costituzionale.
A dare parere negativo alla richiesta di modifica, incentrata sul
passaggio dell'autocertificazione per i cittadini non comunitari
per la domanda di sostegno affitti, la Maggioranza che ha
sottolineato come la scelta di bocciare il provvedimento nasce
dalla richiesta da parte di un giudice ordinario di adeguare una
norma regionale, invece di rivolgersi alla Corte Costituzionale.
La discussione, per la Maggioranza, è una questione di diritto:
nessun giudice ordinario può imporre a un qualsiasi consigliere
regionale di votare qualcosa, a difesa dell'autonomia dell'organo
regionale.
Una presa di posizione inaspettata per la Minoranza, che ha
votato comunque a favore della modifica, che ha dato il via ad un
acceso botta e risposta che ha spinto le opposizioni a chiedere
le dimissioni dell'assessore competente, presente in aula.
Inoltre è stato fatto notare come con questo passaggio in
Commissione, la Giunta non intenda manifestare la sua contrarietà
all'adeguamento richiesto, scaricando le responsabilità alla
Commissione e di conseguenza al Consiglio regionale, con
ripercussioni sui cittadini e il probabile avvio di ulteriori
contenziosi che metteranno in difficoltà le Amministrazioni,
causando possibili ritardi per le famiglie in difficoltà e in
attese di risposte.
ACON/LI-fc