LOCAZIONI. M5S: TEATRINO DEL CENTRODESTRA IN IV COMMISSIONE
(ACON) Trieste, 16 mag - Il Gruppo regionale del Movimento 5
Stelle bolla come teatro dell'assurdo, sulla pelle delle fasce
più deboli, la bocciatura per ragioni puramente ideologiche
votata in IV Commissione consiliare dal Centrodestra della
modifica regolamentare già approvata dalla Giunta, che cancellava
l'obbligo per i soli cittadini non comunitari a presentare una
documentazione che attesti la mancanza di proprietà di alloggi
nei Paesi di origine per ottenere il contributo regionale per le
locazioni.
Gli esponenti pentastellati asseriscono di aver più volte
presentato degli emendamenti per sanare una situazione
palesemente discriminatoria, ma la Maggioranza si è sempre
opposta a ogni modifica, nonostante le pronunce dei tribunali di
Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste e una sentenza della Corte
costituzionale contrarie a questa norma o a norme analoghe di
altre Regioni. La Giunta, di fatto costretta dall'ordinanza di un
giudice, è intervenuta in tal senso ma in IV Commissione hanno
capito che è stata sostanzialmente una messinscena, con il voto
contrario delle forze politiche di Maggioranza che vanificano la
modifica regolamentare.
L'elusione dei provvedimenti decisi dal giudice nell'ambito delle
controversie in materia di discriminazione, diversi dalla
condanna al risarcimento del danno, è punita dal codice penale,
ricorda la nota del M5S. Il teatrino inscenato dal Centrodestra
vuole soltanto evitare queste conseguenze, scaricando sulla IV
Commissione la responsabilità per la mancata modifica del
regolamento. La Regione ha già affrontato spese legali evitabili,
per svariate decine di migliaia di euro, come parte soccombente
di numerosi procedimenti dinanzi a tutti i tribunali regionali,
ma evidentemente vuole continuare su questa strada.
Il Gruppo del M5S accusa dunque il Centrodestra di una ideologia
che non ha mai raggiunto simili livelli, creando un corto
circuito tra poteri; con buona pace delle Aziende Ater e dei
Comuni, chiamati ad emanare i bandi per le politiche abitative
nella totale incertezza, e in barba a diritti che dovrebbero
essere universali ma che vengono calpestati per farne bandiera
politica.
ACON/COM/rcm