CORECOM. NEL 2021 IMPEGNO PER ACCORDO 190 ORE FRIULANO IN RAI FVG
(ACON) Trieste, 17 mag - La gestione della par condicio, delle
convenzioni per le trasmissione di programmi radiofonici e
televisivi in lingua friulana e slovena, delle attività a tutela
degli adolescenti per la prevenzione di fenomeni come il bullismo
e il cyberbullismo, dei contenziosi e delle conciliazioni, oltre
alla vigilanza sui quotidiani e periodici di diffusione locale,
sono solo alcune delle attività svolte nel 2021 dal Corecom e
raacolte nella relazione annuale esposta stamane dal presidente
Mario Trampus.
Il Comitato, nonostante la pandemia, non ha mai interrotto la sua
attività, garantendo lo svolgersi delle proprie mansioni e di
quelle delegate dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
(Agcom).
Per l'accesso radiotelevisivo previsto dalla legge "Disciplina
del sistema radiotelevisivo pubblico e privato" il Comitato ha
verificato gli spazi di programmazione televisiva e radiofonica,
distintamente per la diffusione nazionale e per quella regionale,
ai partiti e ai gruppi rappresentati in Parlamento, alle
organizzazioni associative delle autonomie locali, ai sindacati
nazionali, alle confessioni religiose, ai movimenti politici,
agli enti e alle associazioni politiche e culturali, alle
associazioni nazionali del movimento cooperativo giuridicamente
riconosciute, ai gruppi etnici e linguistici e ad altri sodalizi
di rilevante interesse sociale che ne facciano richiesta. Nel
corso dell'anno 2021 sono stati predisposti quattro calendari
trimestrali in lingua italiana, per un totale di 81 passaggi, con
un lieve incremento sia delle associazioni che hanno presentato
istanza che, di conseguenza, del numero complessivo di
trasmissioni.
In merito alla par condicio e ai messaggi autogestiti, in
occasione delle elezioni comunali svoltesi in regione lo scorso
ottobre, dalla relazione emerge un incremento di violazioni.
Complessivamente sono nove, a fronte delle quali sono stati
aperti otto procedimenti, mentre uno è stato archiviato in fase
pre-istruttoria per inapplicabilità. Degli otto rimasti, due
hanno riguardato violazioni in materia di parità politica sui
mezzi di informazione, mentre i restanti 6 violazioni di
comunicazione istituzionale. Sette azioni si sono concluse con
una proposta di sanzione da parte del Comitato all'Autorità,
trovando sempre l'accoglimento di quest'ultima tranne in un caso
mentre, per il procedimento restante, la proposta di
archiviazione non è stata accolta.
Il Corecom si è attivato anche al tavolo di confronto Rai-Regione
Fvg per la tutela delle lingue minoritarie, sloveno e friulano,
ottenendo una proroga sulla convenzione in scadenza tra la
Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento informazione
ed editoria e la Rai. Così facendo, per la prima volta, è stata
possibile una programmazione televisiva in lingua friulana, oltre
ad un incremento di quella radiofonica.
La convenzione per la trasmissione di programmi radiofonici e
televisivi in lingua friulana in Fvg è stata sottoscritta per un
anno, a decorrere dal 30 ottobre 2021, e prevede 150 ore di
trasmissioni radiofoniche e 40 ore di trasmissioni televisive. Un
documento analogo è stato firmato per la lingua slovena e quella
italiana, con 4.517 ore di trasmissioni radiofoniche e 208 ore di
televisive per la prima, 1.667 ore di programmi alla radio per la
seconda.
La promozione del benessere dei minori, il contrasto del disagio
giovanile e della violenza di genere e domestica oltre al
fenomeno del bullismo e del cyberbullismo sono temi al centro dei
progetti sviluppati con la collaborazione del Comitato. Tra
questi c'è il protocollo d'intesa "Coordinamento di attività per
la tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo, del
cyberbullismo e dell'infanzia violata", sottoscritto dal Corecom
Fvg, dalla Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo
e donna, dal Difensore civico regionale, dall'Osservatorio
regionale antimafia, dall'Ufficio Scolastico regionale e dal
compartimento Polizia postale e delle comunicazioni del Friuli
Venezia Giulia. Considerando le limitazioni causate dalla
pandemia, il Corecom ha contribuito al progetto approfondendo il
tema "Luci e ombre nella comunicazione: il cyberbullismo",
sottolineando le caratteristiche e le modalità di un fenomeno in
continua evoluzione.
In merito alle attività delegate dall'Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni, in riferimento alla gestione delle
controversie con gli operatori di telefonia, internet e pay tv,
c'è stato un calo del numero di istanze di conciliazione rispetto
all'anno precedente, circa 700, probabilmente correlato anche
all'introduzione dello Spid o della carta d'identità elettronica
per l'accesso alla piattaforma ConciliaWeb.
Le problematiche più ricorrenti hanno riguardato le spese e le
fatturazioni non giustificate, il mancato rispetto delle clausole
contrattuali e la trasparenza delle obbligazioni, l'addebito del
contributo "fedeltà" da parte del gestore Tim a seguito del
recesso dal contratto, il rimborso delle rate dei modem nonché il
passaggio dall'Ads alla fibra che viene promessa agli utenti,
soprattutto da piccoli operatori, senza la necessaria copertura,
con conseguente perdita della vecchia numerazione da parte del
cliente. Rispetto all'anno precedente è stata registrata una
flessione di istanze di conciliazione riferite a spese per sim
dati, associate gratuitamente a vecchi contratti già conclusi e
per i servizi a valore aggiunto.
Nel 2021, infine, rispetto all'anno precedente si è registrata
una leggera flessione del numero delle istanze di definizione (da
261 del 2020 a 205 del 2021), soprattutto nel secondo semestre
dell'anno. Tale diminuzione, probabilmente, è correlata al calo
delle istanze di conciliazione e a una loro migliore gestione,
sia semplificate che in negoziazione diretta da parte degli
operatori che, spesso, riescono a concludere un accordo
transattivo, evitando così l'intervento del Corecom.
ACON/LI