DRAGAGGI. M5S: CONFUSIONE DERIVA DA CHI AMMINISTRA PIÙ CHE DA NORME
(ACON) Trieste, 18 mag - Il Gruppo 5 Stelle in Consiglio
regionale, in considerazione del fatto che la Lega dal 2018 ha
governato per due anni in Italia, si domanda a chi si appelli la
Presidenza della Giunta regionale quando parla di dragaggi.
Il M5S, in una nota, afferma anche che probabilmente dovrebbe
rivolgersi all'esponente del suo partito, che è stata
sottosegretaria al ministero dell'Ambiente e che oggi ha lo
stesso ruolo al ministero della Transizione ecologica, la quale
ha sempre promesso di lavorarci ma non ha, giudicando le parole
del vertice dell'Esecutivo, ancora risolto la questione.
Secondo i consiglieri pentastellati, la Giunta parla di norme
confuse che bloccano gli interventi di dragaggio necessari in
vari porti della regione. Tuttavia, a loro avviso, a essere
confuse non sono le regole, quanto piuttosto le interpretazioni
date dalla Regione, alla quale per anni non è stato chiaro che un
porto non è un canale lagunare. Laddove questo concetto è chiaro
a tutti, i dragaggi si fanno; dove invece si finge di non
capirlo, i dragaggi si bloccano.
La Presidenza del Fvg, prosegue la nota del M5S, potrebbe
chiedere al suo assessore all'Ambiente o alla direzione centrale
per capire quanti dragaggi siano stati portati avanti (per
esempio, l'ultimo annuncio per le foci del Tagliamento) e quanti
invece risultino bloccati. Non è certo colpa delle norme se,
dalla caratterizzazione di alcune parti della laguna, Arpa Fvg
sostiene che i sedimenti non si possano sempre spostare
all'interno del corpo idrico, ma andrebbero trattati in impianti
esterni e conferiti in discarica come rifiuti, considerato
l'elevato quantitativo di metalli pesanti al loro interno,
innalzando i costi delle opere.
L'intervento pentastellato si conclude ricordando che si tratta
di problematiche vecchie, che mai si sono volute affrontare,
specificando altresì che l'impressione rimasta ai cittadini è
quella che l'interpretazione delle norme sia servita a cercare la
via più semplice e meno onerosa per dragare i nostri canali.
Sarebbe opportuno che la Giunta regionale faccia chiarezza una
volta per tutte, viene infine auspicato, perché da un lato
leggiamo i trionfalismi dell'assessore per i dragaggi che
prendono il via, mentre dall'altro sentiamo appelli a risolvere
la situazione dopo quattro anni. Evidentemente la confusione non
è nelle norme, ma in chi ci amministra.
ACON/COM/db