FRIULANO. PRESIDENZA CR A BRUXELLES: TUTELA LINGUE PREVIENE CONFLITTI
(ACON) Trieste, 18 mag - Nell'Unione Europea ci sono 60 lingue
regionali o minoritarie, parlate da 40-50 milioni di persone.
Alcune sono tutelate e riconosciute, altre rischiano
l'estinzione. Il Network per la promozione delle diversità
linguistiche (in sigla Npld), che ha celebrato oggi a Bruxelles
la sua assemblea generale, si batte per salvarle, incoraggiando
l'adozione di normative idonee a tutelare i diritti linguistici,
scambiando buone pratiche e informazioni tra gli esperti del
settore, richiedendo all'Unione Europea i fondi per progetti
congiunti.
All'importante summit ha partecipato anche la Presidenza del
Consiglio regionale, invitata a Bruxelles in quanto il Friuli
Venezia Giulia è dal luglio del 2014 uno dei membri a pieno
titolo dell'organismo, dotato di poteri di voto all'interno del
Network che nell'occasione ha rinnovato i suoi vertici, eleggendo
alla massima carica Miguel Angel Sureda delle Isole Baleari e
alla vicepresidenza l'irlandese Tríona Na Mhathuna.
Il massimo rappresentante dell'Assemblea legislativa ha
sottolineato che la tutela delle minoranze etnico-culturali è un
tema più che mai di attualità, perché solo il pieno esercizio dei
diritti linguistici e la valorizzazione delle diverse culture può
prevenire tensioni e conflitti come quelli che negli ultimi anni
hanno investito numerosi Paesi europei, a cominciare dalla
questione catalana in Spagna per finire con la drammatica guerra
in Ucraina: va ricordato infatti che nel martoriato Donbass si
fronteggiano da anni due diverse comunità etnico-linguistiche.
Spegnere sul nascere questo tipo di scintille aiuterebbe a
costruire ponti e relazioni tra le diverse componenti della
popolazione.
E in questo senso, ha rimarcato ancora la Presidenza, il Friuli
Venezia Giulia - dove convivono da sempre i tre grandi rami
culturali europei latino, slavo e germanico e dove si parlano
diffusamente il friulano, lo sloveno e il tedesco - può essere
portato ad esempio, visto che ogni lingua ha una sua legge
regionale di tutela. Inoltre per il friulano è stato adottato un
Piano di politica linguistica presentato di recente alla terza
Conferenza sulla lingua friulana, organizzata dalla Regione in
collaborazione con l'agenzia Arlef, alla quale è stato affidato
anche il ruolo operativo di supporto nelle attività del Npld. Il
Piano di politica linguistica, ha ricordato ancora la Presidenza,
destina in cinque anni 22 milioni di euro alla promozione della
lingua in tutti i suoi aspetti.
Ogni lingua e ogni cultura locale - ha concluso il massimo
rappresentante dell'Assemblea legislativa Fvg - apre una finestra
sulla ricchezza culturale e sociale e sulle potenzialità
dell'Europa dei popoli e delle comunità nel panorama mondiale.
Puntare sulle identità e sulle minoranze strutturate è dunque una
buona strada per concretizzare il sogno di un'Europa meno egoista
e più coesa e solidale, che possa svolgere il ruolo di attrice
protagonista sulla scena internazionale.
ACON/FA
Un momento dell'assemblea del Network per la promozione delle diversità linguistiche, oggi a Bruxelles
Una panoramica dell'assemblea, alla quale ha partecipato anche la Presidenza del Consiglio regionale