News


COMUNI. M5S: SINDACO GORIZIA NON SI ATTESTI PROPOSTE PENTASTELLATE

24.05.2022
16:24
(ACON) Trieste, 24 mag - I componenti del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, replicando ad alcune dichiarazioni del primo cittadino di Gorizia, evidenziano che secondo loro è forse il sindaco stesso a non informarsi come si deve su quanto faccia la Regione Friuli Venezia Giulia per l'Isontino.

Gli esponenti del M5S, in una nota, affermano anche che è sotto gli occhi di tutti come, in questa legislatura, a farla da padrone sia stato il sindaco di Monfalcone e che spesso, in particolare per quanto riguarda la sanità, ciò sia avvenuto a discapito di Gorizia. Senza contare che per l'ospedale goriziano i fondi arrivano in buona parte dal Pnrr e che, quindi, il ringraziamento andrebbe rivolto soprattutto al precedente presidente del Consiglio dei ministri che, per primo, si era prodigato per garantire una cifra consistente al Paese. Perciò, il vertice dell'Amministrazione comunale goriziana viene invitato a chiedersi perché la cifra che spetta a Monfalcone risulti più alta.

I rappresentanti pentastellati aggiungono che, secondo loro, il sindaco accusa il Movimento 5 Stelle di essere incapace di proporre, ma anche che dovrebbe riconoscere come, anche a livello comunale, alcune proposte del M5S siano state fatte proprie dalla Giunta e portate avanti a proprio nome.

La nota ricorda inoltre le numerose proposte avanzate a livello regionale e comunale dal M5S, l'ultimo caso a Gorizia costituito dall'intitolazione del parco municipale a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Se le idee suggerite vengono respinte o, come in questo caso, fatte proprie e portate avanti in campagna elettorale, proseguono i consiglieri pentastellati, il problema non diventa più loro. La nota si conclude rimarcando il particolare dispiacere provato davanti alle parole del primo cittadino, laddove li considera incapaci, ignavi e ignoranti. Lo scontro politico è parte del gioco, viene ribadito, ma pur sempre nel rispetto delle persone, senza usare termini e parole che mirano allo sminuire l'altro o a cercare di farlo sembrare, agli occhi degli elettori, come una nullità. ACON/COM/db



I consiglieri del M5S in aula