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SALUTE. M5S: MOZIONE CENSURA, IL PRESIDENTE NON SMENTISCE LE CRITICITÀ

24.05.2022
17:52
(ACON) Trieste, 24 mag - Per i consiglieri regionali del M5S, il presidente della Regione non ha smentito una sola delle criticità che hanno sollevato in Aula attraverso una mozione di censura nei confronti dell'assessore alla Salute. Dopo una tale presa di coscienza, si aspettano un'assunzione di responsabilità da parte sua, anche alla luce della sua annunciata ricandidatura.

Nulla è stato detto, secondo loro, in merito alle omissioni e falsità dell'assessore rispetto al report del ministero, dopo le ispezioni negli ospedali di Palmanova e Gorizia: mentre l'assessore affermava come non emergessero criticità, il documento ministeriale sottolineava l'errato conteggio delle terapie intensive, la sovrapposizione dei percorsi Covid/non Covid con l'aumento del rischio di contagio e il disallineamento dei flussi informativi.

Tutti aspetti su cui il presidente non ha in alcun modo ribattuto, mentre ha confermato e preso atto di come il Friuli Venezia Giulia sia stato la peggiore Regione in Italia per mortalità da Covid 19 nel 2021, cercando maldestramente di fornire una giustificazione. È da un anno e mezzo, afferma il Gruppo pentastellato, che chiedono un approfondimento su questo tema, considerato che anche ricercatori dell'università di Udine sottolineano come questo dato preoccupante non possa essere spiegata solamente con l'anzianità della nostra popolazione.

Quella che hanno ascoltato in Aula, è stata una difesa d'ufficio della gestione della sanità e dei manager nominati dallo stesso numero uno della Regione. Da parte loro, non c'è mai stato un attacco ai professionisti e ai tecnici, che ringraziano, ma sottolineano come l'errore più grave sia stato probabilmente preporre alla guida dei nuovi enti dirigenti i cui curricula, in molti casi, non sono all'altezza della complessità. Scelta di competenza del presidente, dovuta - secondo i pentastellati - alla maggiore manovrabilità dei manager. La gestione autoritaria dell'assessore alla Salute, caratterizzata da provvedimenti calati dall'alto e dalla mancanza di ascolto dei professionisti, delegittimati quando hanno osato sollevare alcune criticità, ha causato un clima di sfiducia per chi lavora in prima linea. ACON/COM/rcm



Consiglieri regionali del M5S