News


SALUTE. PD: MOZIONE CENSURA, LA GESTIONE DELL'ASSESSORE È FALLIMENTARE

24.05.2022
19:05
(ACON) Trieste, 24 mag - Per i consiglieri regionali del Pd, firmatari della mozione discussa in Aula di censura nei confronti dell'operato dell'assessore alla Salute, la gestione della sanità da parte sua è manifestamente fallimentare e il tentativo del presidente del Friuli Venezia Giulia di girare la frittata facendo passare le Opposizioni (che evidentemente si vorrebbero silenti, così come medici e cittadini) come delle bugiarde e ingrate rispetto a chi lavora nel sistema salute, è vergognoso. Il problema, per loro, è la guida politica, non certo il lavoro di chi si trova in prima linea e il fatto che presidente e Centrodestra si rifiutino di prenderne atto è un danno agli operatori, ai cittadini e al loro diritto alla salute.

A loro dire, il presidente della Regione ha evitato i passaggi più critici della mozione, parlando solo di gestione della pandemia da Coronavirus, tema che non hanno nemmeno toccato, tentando di sviare ulteriormente l'attenzione dai temi della mozione, inventando l'accusa di voler denigrare gli operatori sanitari. Non c'è traccia di una sola parola del genere nel documento nei confronti degli operatori e dei medici, ai quali va tutta la loro gratitudine. Non sono stati loro ad aver fatto passerelle sui territori per promettere riaperture impossibili, o sbandierare milioni di euro di investimenti fatti in gran parte grazie all'intervento dello Stato, ma altri.

Oggi hanno posto tutti i problemi di un sistema salute gestito in maniera fallimentare, a partire dalla pesante e grave carenza di personale in molti reparti e le continue dimissioni dal comparto sanitario pubblico regionale, che mettono in evidenza le difficoltà organizzative in cui sono costretti a operare medici e infermieri. Questo, fanno presente ancora i dem, a fronte delle 15mila firme di cittadini depositate qualche settimana fa a sostegno della petizione a tutela della sanità pubblica, petizione che evidenzia gravi disagi e mancanze sui servizi sociosanitari, denuncia gravi problematiche di accesso alle prestazioni e alle cure, formula una pressante richiesta di revisione delle politiche sociosanitarie regionali.

E ancora: le dimissioni del primo direttore dell'agenzia di coordinamento Arcs; i due cambi, in 18 mesi, del direttore centrale Salute; la vicenda legata al concorso per la direzione della Sores; le ispezioni ministeriali legate ai posti letto Covid; gli atti aziendali delle Aziende sanitarie, prima bocciati e poi approvati, come l'ultima di una delle molte criticità che ha minato un sistema in passato considerato un'eccellenza a livello nazionale, ora di fatto non governato. ACON/COM/rcm



Il Gruppo del Pd