SALUTE. PATTO: MOZIONE CENSURA, GIUNTA NEGA ERRORI A RIPETIZIONE
(ACON) Trieste, 24 mag - I consiglieri regionali del Patto per
l'Autonomia, in riferimento alla mozione in Aula di censura delle
Opposizioni contro l'assessore alla Salute, affermano che ci sono
stati errori a ripetizione nell'impostazione della governance del
Sistema sanitario regionale, con il risultato che il Friuli
Venezia Giulia da una posizione in passato di eccellenza, ora
rischia il collasso.
E ricordano i passaggi di maggiore criticità: nomina con modalità
discutibili del capo della Sala operativa regionale per
l'emergenza sanitaria (Sores); mancata vaccinazione dello stesso
primario che ha generato confusione e perplessità da parte di più
soggetti; mancata promozione da struttura semplice a complessa
della Centrale operativa del 118 di Trieste; bocciatura degli
atti aziendali; tensione nei rapporti con le sigle sindacali, che
più volte hanno denunciato le criticità del Sistema sanitario e
che per questo sono state sistematicamente sbeffeggiate per le
loro considerazioni.
I rappresentanti del Patto esprimono grande preoccupazione anche
sul recente giro di nomine nell'Azienda sanitaria del Friuli
Occidentale e nell'Azienda regionale di coordinamento per la
salute, che non permette di affrontare serenamente il futuro dei
prossimi mesi e che è il segno evidente di un sistema in
cortocircuito.
A loro dire, la Giunta ha compiuto scelte fallimentari in materia
di sanità che avranno ripercussioni sul diritto alla salute,
minando ulteriormente un sistema già in crisi. Non va dimenticato
che la sanità pubblica del Fvg pesa, sul bilancio regionale, per
il 60% e nei prossimi anni sarà sottoposta a ulteriori stress di
natura organizzativa che renderanno difficile dare risposte vere
e concrete. Con l'attuale sistema di gestione, non ci sono le
condizioni per sostenere queste sfide, per affrontare e risolvere
i problemi della sanità regionale.
È urgente e necessario, per il Patto, un cambio di passo che è
chiesto prima di tutto dai territori: 15mila firme raccolte in
poche settimane per rilanciare la sanità pubblica sono un segnale
che non può essere ignorato; non è con la notizia del presidente
della Regione della sua ricandidatura, o negando le macroscopiche
difficoltà dell'attuale gestione, che si risolvono i problemi
della sanità regionale.
ACON/COM/rcm