OMNIBUS. SINDACI: OK TERZO MANDATO PICCOLI COMUNI, NO LIMITI PER MICRO
(ACON) Trieste, 25 mag - Via libera al terzo mandato dei
sindaci nei Comuni fino a 5000 abitanti, mentre per i municipi
ancora più piccoli - al di sotto dei mille residenti - non ci
sarà più alcun limite di mandato. Sono queste le due principali
novità introdotte dal Consiglio regionale al termine di una lunga
e accesa discussione sul capo IV del ddl Omnibus.
La Maggioranza ha fatto valere i suoi numeri e ha respinto la
reiterata richiesta dei gruppi di Opposizione di stralciare
l'emendamento presentato dalla Lega, controfirmato da tutti i
gruppi politici che governano la Regione e condiviso dalla Giunta.
L'assessore alle Autonomie locali, il capogruppo e altri
esponenti della Lega e di Progetto Fvg/Ar hanno spiegato che con
queste norme ci si adegua a quanto deciso a livello nazionale sui
Comuni fino a 5000 abitanti, mentre la liberalizzazione dei
mandati nei micro Comuni - una potenzialità e non una certezza, è
stato sottolineato, in quanto l'ultima parola spetterà sempre ai
cittadini elettori - rappresenta la risposta alle difficoltà di
trovare candidature e rinnovare la classe politica, specie nei
Comuni di ridotte dimensioni demografiche, in sostanza un
problema di vocazione alla politica.
La Lega ha auspicato una condivisione generale della norma da
parte di tutto il Consiglio ma le forze di Opposizione, in
particolare il Pd, hanno posto una questione di metodo. Numerosi
consiglieri dem hanno osservato che l'importante emendamento è
arrivato solo a ridosso della discussione in Aula, giudicando
inaccettabile intervenire in questo modo su un tema così
delicato, che avrebbe meritato invece un'ampia discussione in
Commissione. È arrivata dunque una proposta di stralcio,
condivisa anche da altre forze di Opposizione ma bocciata dalla
Maggioranza.
Posizione un po' più sfumata quella di Fratelli d'Italia, che ha
firmato e votato la norma ma auspica un intervento ancora più
radicale, con la cancellazione del limite di mandato per tutti i
Comuni, e non solo quelli più piccoli. Il voto favorevole del
gruppo FdI è arrivato dunque per leale adesione alla Maggioranza,
ma con il dispiacere di non essere stato pienamente coinvolto sul
tema. E qualche distinguo è stato espresso anche tra le forze di
Opposizione, con il Patto per l'Autonomia che ha votato a favore
dell'estensione al terzo mandato, ma non della variazione che
riguarda i Comuni sotto i mille abitanti. Gli altri gruppi di
minoranza hanno espresso un voto contrario, mentre il Pd ha
deciso di non partecipare al voto. Un consigliere dem ha infine
rivelato di essere personalmente contrario ai vincoli di mandato.
Il M5S ha posto il problema della polverizzazione dei Comuni,
sostenendo che i sindaci a volte finiscono per diventare una
sorta di amministratori di condominio.
Nell'ambito della vivace discussione si è parlato anche della
nuova legge elettorale regionale. L'assessore alle Autonomie
locali ha più volte ribadito di aver invitato le Opposizioni a
riscrivere insieme le regole partendo da un foglio bianco, il Pd
gli ha risposto che non sarà possibile alcuna discussione se la
base di partenza sono liste e listini bloccati. La Giunta ha a
sua volta controrisposto che le liste bloccate non sono previste,
non fanno cioè parte della base di discussione.
È stata invece stralciata, all'unanimità, la proposta del Patto
che chiedeva di abbassare al 30 per cento la soglia dei voti
necessaria per eleggere il sindaco nei Comuni in cui si presenta
alle elezioni una sola lista. Approvati rapidamente, invece, gli
altri articoli ed emendamenti del capo IV, su rendicontazione e
termini per l'accesso al Fondo sicurezza, domande di
finanziamento ed erogazioni anticipate in materia di lingue
minoritarie, spese ammissibili per la tutela e promozione della
lingua friulana, trasferimento somme a enti del Comparto,
procedure per il rafforzamento amministrativo dei soggetti
attuatori del Pnrr.
ACON/FA-fc