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CASA. PD: LEGA E GIUNTA COERENTI CON IDEOLOGIA DISCRIMINATORIA

26.05.2022
15:46
(ACON) Trieste, 26 mag - Il gruppo del Pd, in una nota, contesta alla Maggioranza di Centrodestra la bocciatura degli emendamenti proposti rispetto al regolamento sugli incentivi ai canoni di locazione per i cittadini meno abbienti.

I consiglieri dapprima parlano di pietosa sceneggiata della Lega e del centrodestra che in quarta commissione aveva sconfessato la sua stessa Giunta, e in particolare l'assessore Pizzimenti, costretta dai tribunali a modificare un regolamento discriminatorio. E poi spiegano di aver provato a correggere quella che definiscono una brutta pagina per la politica e per i principi sui quali poggia lo Stato di diritto, cercando di riportare nell'alveo della legittimità e del principio di uguaglianza di tutti i cittadini, previsto dalla Costituzione e affermato dai pronunciamenti dei giudici.

Sempre secondo il gruppo Pd, è davvero deprecabile l'ostinazione dimostrata anche oggi da giunta e Centrodestra, che vengono definiti coerenti solo alla propria ideologia discriminatoria. Il riferimento riguarda il dibattito odierno sul ddl 165 multisettoriale nel quale il gruppo del Pd aveva chiesto di introdurre una norma volta a ristabilire i requisiti minimi dei beneficiari delle politiche abitative modificate dalla Giunta regionale, "Incentivi canoni di locazione a favore dei cittadini meno abbienti", in applicazione dell'ordinanza del Tribunale di Udine (Sezione Lavoro di data 02.03.2021 nella causa n. 674/2020 R.L.) con la quale, tra l'altro, è stato ordinato alla Regione di modificare il regolamento nella parte relativa alla presentazione della documentazione attestante di non possedere abitazioni nel Paese di origine e di provenienza da parte dei cittadini extra europei.

I consiglieri Pd definiscono grottesco pensare, dopo quello che è successo in commissione, che si possano ancora replicare queste sceneggiate. Secondo i dem la Giunta, con questa messa in scena, si è lavata la coscienza, consapevole del fatto che non poteva non adempiere a un ordine del giudice, decidendo di usare l'escamotage del passaggio in commissione e quindi in Aula, per eludere un'ordinanza del Tribunale di Udine che tendeva a ripristinare - conclude il gruppo di Opposizione - un principio di legittimità costituzionale. ACON/COM/fa



I banchi del Pd in Consiglio regionale