SALUTE. GRUPPO MISTO: NEL PIANO SU TS TROPPI LABIRINTI BUROCRATICI
(ACON) Trieste, 26 mag - Il direttore generale di Asugi,
Poggiana, ha finalmente svelato, dopo lunga attesa, il piano
della sanità territoriale triestina. Lo mettono in rilievo, in
una nota, i consiglieri regionali del Gruppo Misto.
Il nuovo modello - spiegano ancora i consiglieri - si incentra
sulla Centrale operativa territoriale (Cot), che sarà "il vero
anello forte del cambiamento". A Trieste sono previste due Cot,
una ogni 100 mila abitanti. Cosa faranno queste Centrali? Asugi
premette che sarà un'organizzazione molto complessa e precisa da
subito che "non saranno strutture di libero accesso ma i pazienti
vi arriveranno tramite i Punti unici di accesso (Pua), ovvero
nuovi sportelli da creare all'interno delle Case di Comunità,
peraltro anche queste ancora da realizzare.
Ma si assicura - continuano i consiglieri - che nel frattempo i
pazienti potranno accedere a queste Centrali anche attraverso i
medici di medicina generale, gli ospedali, le Uca, che sarebbero
le Usca con nome cambiato. Del resto anche le Case di Comunità
non sono altro che i vecchi Cap, peraltro mai decollati, a cui si
è cambiato nome.
Le Cot avranno ciascuna in organico complessivamente dai 6 agli 8
operatori, tra infermieri, amministrativi e tecnici. Asugi stima
che "dei 100 mila abitanti insistenti sulle Cot, il 40%,
statisticamente, abbia una cronicità". Quindi ogni Centrale
seguirà all'incirca 40 mila pazienti. Nel piano di Asugi la Cot
"programmerà il miglior percorso per il paziente, sfruttando
anche la telemedicina, con lo scopo di dare una risposta al
bisogno della persona e a quello del sistema per mappare e
monitorare l'appropriatezza e l'efficacia delle cure".
E tutto ciò con un massimo di 8 operatori, che dovrebbero
occuparsi di mettere al centro i bisogni di salute di 40 mila
pazienti. Con questi numeri - forniti dalla stessa Asugi - per
ciascun paziente potranno essere dedicati 18 minuti all'anno,
ovvero 90 secondi al mese. E questo sarebbe - si chiedono ancora
i consiglieri del Misto - "il vero anello forte del cambiamento"
presentato ieri da Asugi?
E tra quanto tempo - si legge ancora nella nota - potremmo veder
operativo questo modello definito "il vero anello forte del
cambiamento"? Qui ci soccorre di nuovo Asugi che assicura
l'operatività delle Centrali entro l'anno, cioè tra sei mesi, ma
"servirà successivamente una implementazione dei servizi
informativi aziendali", precisa l'Azienda sanitaria. Così a
dicembre la Cot ci sarà, ma senza adeguati supporti informatici,
e allora come lavorerà? Con le carte? Si avvarrà - continua la
nota del gruppo - di pizzini per prenotare visite ed esami?
E non sarà l'unico ostacolo: come detto per accedere alle Cot
servono i Pua, ma questi devono stare dentro le Case di Comunità,
che sono ancora da edificare. E il personale per queste?
Il Gruppo Misto conclude citando la risposta dell'assessore alla
salute, che riassume con un "ci auguriamo che il Governo dia una
risposta sul capitale umano".
ACON/COM/fa