SALUTE. FI: ACCOLTO ODG SU CREAZIONE CASA DEI RISVEGLI IN FVG
(ACON) Trieste, 27 mag - Il Gruppo consiliare regionale di
Forza Italia ritiene doveroso che si proceda con l'iniziativa,
presentata attraverso un oridne del giorno in Aula in occasione
dell'approvazione del disegno di legge multisettoriale 165, che
impegna la Giunta regionale a valutare le proposte elaborate
dall'associazione Amici di Ale Onlus, anche attraverso un
confronto con le esperienze già avviate in altre Regioni
italiane, per intraprendere un percorso per la creazione di una
casa dei risvegli in Friuli Venezia Giulia.
Lo si deve, spiegano i consiglieri forzisti, alla memoria di chi,
come Alessandro Pivetta, non c'è più e per offrire un servizio a
quanti, come successo a lui, purtroppo vivono in stato vegetativo
o di minima coscienza, nonché lo si deve ai loro familiari e a
tutti coloro che se ne prendono cura.
Il Gruppo di FI osserva come il tema dei percorsi terapeutici per
persone con gravi cerebrolesioni acquisite (Gca) e di
riabilitazione degli individui in condizioni a bassa responsività
protratta sia da tempo al centro del dibattito pubblico e
politico-istituzionale a livello nazionale e regionale,
ricordando che si parla di servizi che riguardano la persona in
stato vegetativo o di minima coscienza, in quanto destinataria
diretta delle cure mediche e delle attività riabilitative, ma che
al contempo coinvolgono anche le famiglie, le quali rappresentano
un importante sostegno alla persona e un collaboratore
indispensabile per il personale medico per la buona riuscita dei
percorsi.
I forzisti ricordano anche l'attività dell'associazione Amici di
Ale, nata nel 2009 su impulso dei genitori e dagli amici di
Alessandro Pivetta, scomparso il 21 gennaio 2020, il cui monologo
di ragazzo in stato vegetativo è stato raccolto da un amico ed è
diventato un libro, di recente pubblicazione. La Onlus,
avvalendosi dell'esperienza e del supporto tecnico-scientifico
della Casa dei risvegli Luca De Nigris di Bologna, è impegnata da
tempo nell'organizzazione di iniziative e attività per la
creazione, anche a Pordenone, di una casa dei risvegli su quel
modello.
Simili progettualità sono necessarie: il progetto di Amici di
Ale, sul modello bolognese, spiegano i consiglieri, sarebbe in
grado di offrire un percorso terapeutico e riabilitativo che può
essere avviato nel periodo immediatamente successivo al trauma,
per raggiungere il risveglio della persona in coma a seguito di
cerebrolesioni acquisite. Inoltre, potrebbe fornire spazi per lo
svolgimento dei percorsi terapeutico-riabilitativi che diano la
possibilità di ricreare l'ambiente domestico, con il fine duplice
di offrire un servizio di accoglienza e assistenza di qualità per
la persona in coma e di dare ai familiari l'opportunità di
comprendere e imparare a gestire la persona in cura, soprattutto
in vista del suo trasferimento nell'abitazione d'origine.
ACON/COM/rcm