STUDENTI IN AULA. MOZIONI SU AGGREGAZIONE, DIRITTI, AMBIENTE E TPL
(ACON) Trieste, 27 mag - Ai 50mila studenti di secondo grado
del Friuli Venezia Giulia le leggi regionali non bastano:
chiedono di essere parte attiva nella loro stesura e che i
contenuti rispettino le loro reali necessità. Ecco, allora, che
attraverso gli organi che più li rappresentano, le Consulte
provinciali degli studenti (Ccppss) e il coordinamento regionale
delle Consulte, bussano alla porta del Consiglio regionale
portando in dote quattro mozioni frutto di un lavoro partecipato
e sentito, atto finale del progetto inter-istituzionale Studenti
in Aula.
Gli argomenti proposti sono stati scelti da loro stessi, come
hanno spiegato i presidenti delle quattro Consulte provinciali
(Tommaso Piccin, presidente Cps Pordenone e coordinatore delle
Ccppss; Isabella Trettenero, presidente Cps Gorizia; Enrico
Candotti, presidente Cps Trieste; Ludovica Borgatti, presidente
Cps Udine) nel corso della riunione di presentazione degli
elaborati, svoltasi in modalità telematica e organizzata dal
Coordinamento regionale delle Ccppss del Fvg, a cui ha preso
parte anche la presidenza dell'Assemblea legislativa regionale.
L'idea è promuovere l'educazione alla democrazia, aumentare la
consapevolezza del valore dell'istituzione dei diritti e dei
doveri di ciascuno: così il sottotitolo del progetto, spiegato
dal referente del Coordinamento regionale. E mentre sullo schermo
comparivano i volti di Alice, Sara, Federico, Jovana, Georg,
Isabella, Lorenzo, Beatrice, Anja, Vittorio, Irene, il vertice
del Consiglio regionale si complimentava per le mozioni e si
impegnava a portarle all'attenzione della Conferenza dei
presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle
Province autonome, di cui è vicepresidente, oltre che farle
arrivare a tutti i Consigli regionali italiani per una
disseminazione del progetto a livello nazionale.
In Italia, siamo considerati esempio pilota di cittadinanza
attiva, unico nel suo genere, ha sottolineato il coordinatore
Tommaso e la presidenza consiliare ha convenuto che si tratta di
un ottimo e concreto esempio di come sia possibile limitare la
distanza tra l'istituzione e il cittadino, affinché l'azione
legislativa sia il più possibile vicina alle necessità di
quest'ultimo. Sono diverse le azioni del Consiglio regionale in
tal senso, ma questa è quella che rappresenta la speranza, dato
che interviene su giovani che si stanno formando, in un momento
importante che è l'alba del loro divenire soggetti attivi della
nostra società.
Entrando nel merito delle quattro mozioni con cui i ragazzi
chiedono alla Giunta regionale di impegnarsi per altrettanti
argomenti, il responsabile del Cr Fvg si è soffermato in
particolare su quella della Cps di Gorizia, che sente la
necessità di una modifica della legge regionale 9/2014 attraverso
l'istituzione di una consulta giovanile presso l'Ufficio del
Garante regionale dei diritti della persona. L'impegno della
presidenza in questo caso è stato di una verifica, a stretto giro
con il Garante, dei possibili meccanismi di coinvolgimento degli
studenti nel corso del loro percorso formativo quali soggetti
attivi nella tutela dei diritti.
Non meno interessanti, comunque, sono state trovate la mozione
della Cps di Udine (riqualificazione di aree urbane in disuso
finalizzata alla creazione di poli di aggregazione giovanile e
per la quale si chiede di mettere mano alle leggi regionali
22/2021 e 16/2014), di Pordenone (abbellimento e valorizzazione
degli spazi comuni presenti nelle istituzioni scolastiche
attraverso lo stanziamento di contributi necessari agli
interventi da attuare tramite bando ed esclusivamente con
materiali non nocivi e locali) e di Tieste (misure relative al
sistema del trasporto pubblico locale, come l'installazione di
monitori alimentati ad energia solare per segnalare orari e
ritardi e rivedere la convenzione regionale del Tpl prevedendo la
sostituzione progressiva dei mezzi a combustibile fossile con
quelli a basso/zero impatto ambientale).
ACON/RCM