News


STUDENTI IN AULA. MOZIONI SU AGGREGAZIONE, DIRITTI, AMBIENTE E TPL

27.05.2022
13:37
(ACON) Trieste, 27 mag - Ai 50mila studenti di secondo grado del Friuli Venezia Giulia le leggi regionali non bastano: chiedono di essere parte attiva nella loro stesura e che i contenuti rispettino le loro reali necessità. Ecco, allora, che attraverso gli organi che più li rappresentano, le Consulte provinciali degli studenti (Ccppss) e il coordinamento regionale delle Consulte, bussano alla porta del Consiglio regionale portando in dote quattro mozioni frutto di un lavoro partecipato e sentito, atto finale del progetto inter-istituzionale Studenti in Aula.

Gli argomenti proposti sono stati scelti da loro stessi, come hanno spiegato i presidenti delle quattro Consulte provinciali (Tommaso Piccin, presidente Cps Pordenone e coordinatore delle Ccppss; Isabella Trettenero, presidente Cps Gorizia; Enrico Candotti, presidente Cps Trieste; Ludovica Borgatti, presidente Cps Udine) nel corso della riunione di presentazione degli elaborati, svoltasi in modalità telematica e organizzata dal Coordinamento regionale delle Ccppss del Fvg, a cui ha preso parte anche la presidenza dell'Assemblea legislativa regionale.

L'idea è promuovere l'educazione alla democrazia, aumentare la consapevolezza del valore dell'istituzione dei diritti e dei doveri di ciascuno: così il sottotitolo del progetto, spiegato dal referente del Coordinamento regionale. E mentre sullo schermo comparivano i volti di Alice, Sara, Federico, Jovana, Georg, Isabella, Lorenzo, Beatrice, Anja, Vittorio, Irene, il vertice del Consiglio regionale si complimentava per le mozioni e si impegnava a portarle all'attenzione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, di cui è vicepresidente, oltre che farle arrivare a tutti i Consigli regionali italiani per una disseminazione del progetto a livello nazionale.

In Italia, siamo considerati esempio pilota di cittadinanza attiva, unico nel suo genere, ha sottolineato il coordinatore Tommaso e la presidenza consiliare ha convenuto che si tratta di un ottimo e concreto esempio di come sia possibile limitare la distanza tra l'istituzione e il cittadino, affinché l'azione legislativa sia il più possibile vicina alle necessità di quest'ultimo. Sono diverse le azioni del Consiglio regionale in tal senso, ma questa è quella che rappresenta la speranza, dato che interviene su giovani che si stanno formando, in un momento importante che è l'alba del loro divenire soggetti attivi della nostra società.

Entrando nel merito delle quattro mozioni con cui i ragazzi chiedono alla Giunta regionale di impegnarsi per altrettanti argomenti, il responsabile del Cr Fvg si è soffermato in particolare su quella della Cps di Gorizia, che sente la necessità di una modifica della legge regionale 9/2014 attraverso l'istituzione di una consulta giovanile presso l'Ufficio del Garante regionale dei diritti della persona. L'impegno della presidenza in questo caso è stato di una verifica, a stretto giro con il Garante, dei possibili meccanismi di coinvolgimento degli studenti nel corso del loro percorso formativo quali soggetti attivi nella tutela dei diritti.

Non meno interessanti, comunque, sono state trovate la mozione della Cps di Udine (riqualificazione di aree urbane in disuso finalizzata alla creazione di poli di aggregazione giovanile e per la quale si chiede di mettere mano alle leggi regionali 22/2021 e 16/2014), di Pordenone (abbellimento e valorizzazione degli spazi comuni presenti nelle istituzioni scolastiche attraverso lo stanziamento di contributi necessari agli interventi da attuare tramite bando ed esclusivamente con materiali non nocivi e locali) e di Tieste (misure relative al sistema del trasporto pubblico locale, come l'installazione di monitori alimentati ad energia solare per segnalare orari e ritardi e rivedere la convenzione regionale del Tpl prevedendo la sostituzione progressiva dei mezzi a combustibile fossile con quelli a basso/zero impatto ambientale). ACON/RCM



La videoconferenza del Coordinamento regionale delle Consulte provinciali degli studenti
L'intervento della presidenza del Consiglio regionale
Il coordinatore delle Consulte provinciali degli studenti, Tommaso Piccin