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SALUTE. M5S: ATTO AZIENDALE ASUGI TAGLIA TERRITORI E POTENZIA CON PNRR

27.05.2022
16:06
(ACON) Trieste, 27 mag - I componenti del Gruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia evidenziano le loro perplessità, già sollevate nei mesi passati, riguardo i tagli sul territorio, lo smantellamento delle funzioni del Distretto e la mancata valorizzazione di tutte le professioni sanitarie. Secondo i pentastellati, non si vede la volontà di integrare ospedale e territorio, e l'area giuliana con quella isontina, ma solo quella di mantenere orti e orticelli con strutture nuove create ad personam.

Gli esponenti del M5S, in una nota seguita all'atto aziendale di Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi), affermano anche che lo svuotamento del Distretto rischia di compromettere il suo ruolo di regia e integrazione con le risorse del territorio, cancellando 25 anni di esperienza positiva di lavoro in rete. Gli stessi saggi indicati dalla Giunta regionale chiedevano di definire percorsi attuativi del ruolo del Distretto quale caposaldo della sanità non ospedaliera e dell'integrazione socio-sanitaria e sociale. In questo modo, invece, rischia di diventare puro centro di committenza.

Secondo i consiglieri, tra le criticità spunta un Dipartimento specialistico territoriale di cui non si sentiva la necessità, mentre la riabilitazione territoriale ha avuto un inquadramento travagliato e preoccupante. Nella prima bozza di atto aziendale questa funzione era scomparsa, ma poi è stata riproposta nella seconda bozza come struttura complessa unica per tutta l'Asugi. Nella versione definitiva, da poco approvata, si parla invece di due strutture semplici: una per l'area giuliana e una per quella isontina, sotto l'egida dell'ospedale nel Dipartimento di ortopedia e riabilitazione. Un'operazione che lascia perplessi molti professionisti, secondo la nota, rischiando di assorbire il personale della riabilitazione territoriale più nel lavoro ospedaliero che in quello multidisciplinare svolto dal Distretto. Rispetto alle professioni sanitarie, prosegue il Movimento 5 Stelle, è previsto un taglio importante di strutture e un modello per i servizi di area gerarchico e burocratico, che non investe su tutte le professioni, come invece previsto dalla normativa nazionale e regionale, istituendo due figure dirigenziali (una per l'area triestina, una per quella isontina) di cui non si capisce la ratio organizzativa.

La presenza di modelli diversi, prosegue il comunicato, sarà un evidente ostacolo al dialogo tra le Aziende stesse, e tra queste e l'Arcs, sulle numerose linee di lavoro identificate dalla programmazione sanitaria. È evidente come in questa fase sia mancata la necessaria attenzione politica su un aspetto di grande interesse per i professionisti del Servizio sanitario regionale e fondamentale per lo sviluppo dei servizi ai cittadini. L'atto aziendale di Asugi, concludono gli esponenti pentastellati, va in direzione opposta al Pnrr. Si parte tagliando la sanità territoriale triestina e si promette un futuro potenziamento con le centrali operative territoriali, le case e gli ospedali di comunità, che non erano nemmeno inseriti nella prima bozza dell'atto aziendale. Se invece di sottoporre adesso il documento ai sindacati e ai singoli medici si fosse realizzato un percorso più partecipato, questo l'epilogo della nota, si sarebbe potuto migliorare una sanità buona e in alcuni aspetti all'avanguardia, senza rischiare un passo indietro di 30 anni. ACON/COM/db



Il Gruppo consiliare del M5S durante una seduta in aula