SALUTE. M5S: ATTO AZIENDALE ASUGI TAGLIA TERRITORI E POTENZIA CON PNRR
(ACON) Trieste, 27 mag - I componenti del Gruppo del Movimento
5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
evidenziano le loro perplessità, già sollevate nei mesi passati,
riguardo i tagli sul territorio, lo smantellamento delle funzioni
del Distretto e la mancata valorizzazione di tutte le professioni
sanitarie. Secondo i pentastellati, non si vede la volontà di
integrare ospedale e territorio, e l'area giuliana con quella
isontina, ma solo quella di mantenere orti e orticelli con
strutture nuove create ad personam.
Gli esponenti del M5S, in una nota seguita all'atto aziendale di
Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi),
affermano anche che lo svuotamento del Distretto rischia di
compromettere il suo ruolo di regia e integrazione con le risorse
del territorio, cancellando 25 anni di esperienza positiva di
lavoro in rete. Gli stessi saggi indicati dalla Giunta regionale
chiedevano di definire percorsi attuativi del ruolo del Distretto
quale caposaldo della sanità non ospedaliera e dell'integrazione
socio-sanitaria e sociale. In questo modo, invece, rischia di
diventare puro centro di committenza.
Secondo i consiglieri, tra le criticità spunta un Dipartimento
specialistico territoriale di cui non si sentiva la necessità,
mentre la riabilitazione territoriale ha avuto un inquadramento
travagliato e preoccupante. Nella prima bozza di atto aziendale
questa funzione era scomparsa, ma poi è stata riproposta nella
seconda bozza come struttura complessa unica per tutta l'Asugi.
Nella versione definitiva, da poco approvata, si parla invece di
due strutture semplici: una per l'area giuliana e una per quella
isontina, sotto l'egida dell'ospedale nel Dipartimento di
ortopedia e riabilitazione. Un'operazione che lascia perplessi
molti professionisti, secondo la nota, rischiando di assorbire il
personale della riabilitazione territoriale più nel lavoro
ospedaliero che in quello multidisciplinare svolto dal Distretto.
Rispetto alle professioni sanitarie, prosegue il Movimento 5
Stelle, è previsto un taglio importante di strutture e un modello
per i servizi di area gerarchico e burocratico, che non investe
su tutte le professioni, come invece previsto dalla normativa
nazionale e regionale, istituendo due figure dirigenziali (una
per l'area triestina, una per quella isontina) di cui non si
capisce la ratio organizzativa.
La presenza di modelli diversi, prosegue il comunicato, sarà un
evidente ostacolo al dialogo tra le Aziende stesse, e tra queste
e l'Arcs, sulle numerose linee di lavoro identificate dalla
programmazione sanitaria. È evidente come in questa fase sia
mancata la necessaria attenzione politica su un aspetto di grande
interesse per i professionisti del Servizio sanitario regionale e
fondamentale per lo sviluppo dei servizi ai cittadini.
L'atto aziendale di Asugi, concludono gli esponenti
pentastellati, va in direzione opposta al Pnrr. Si parte
tagliando la sanità territoriale triestina e si promette un
futuro potenziamento con le centrali operative territoriali, le
case e gli ospedali di comunità, che non erano nemmeno inseriti
nella prima bozza dell'atto aziendale. Se invece di sottoporre
adesso il documento ai sindacati e ai singoli medici si fosse
realizzato un percorso più partecipato, questo l'epilogo della
nota, si sarebbe potuto migliorare una sanità buona e in alcuni
aspetti all'avanguardia, senza rischiare un passo indietro di 30
anni.
ACON/COM/db