FOTOGRAFIA. PRES CR A SAN VITO: LA CINA DI DE MARCO, ESTETICA ED ETICA
(ACON) San Vito al Tagliamento (Pordenone), 27 mag - Questi
scatti rivelano una grande capacità nel tirare fuori un personale
senso della bellezza che sconfina nell'etica. Immagini di bimbi e
di una società rappresentata tramite l'essenza profonda di un
popolo che, allora, stava vivendo una transizione che lo avrebbe
portato fino alla Cina di oggi. È proprio questa la grande
capacità evocativa ed estetica sintetizzata nell'opera di Danilo
De Marco.
Lo ha evidenziato, a San Vito al Tagliamento (Pordenone), la
Presidenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
rappresentando l'intera Assemblea legislativa in occasione
dell'inaugurazione della mostra fotografica "Danilo De Marco - Un
tempo in Cina", ospitata nella chiesa di San Lorenzo.
Una mostra, ha aggiunto la Presidenza, che serve anche per darci
speranza, consapevoli che l'importante è quello che c'è dentro le
persone e che Danilo lo ha fissato in maniera impeccabile.
Immagini tenute un cassetto per oltre 30 anni ma che ora,
finalmente, l'autore ha voluto mettere in mostra e raccogliere in
un catalogo, offrendo a tutti l'opportunità di apprezzare l'alta
qualità umana che raffigura la Cina di alcuni decenni or sono ma
che, in realtà, potrebbe essere anche quella di oggi. Sempre
rivolta verso gli ultimi e gli umili ma che, attraverso questa
forma d'arte, riesce comunque a intercettare sempre un momento di
felicità
La rassegna, curata dal Centro di ricerca e archiviazione della
fotografia (Craf) in collaborazione con la Regione Fvg e il
Comune di San Vito al Tagliamento, sarà visitabile fino al 4
settembre. Un evento scelto per aprire il programma del 36.
Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia 2022 che, attraverso una
selezione di oltre cinquanta immagini in bianco e nero, vuole
rappresentare il lavoro svolto nel 1992 dal fotografo friulano
per condurre un vero e proprio studio sociale e antropologico in
una Cina molto meno accessibile di quella attuale.
L'intervento del vertice dell'Assemblea legislativa ha anche
sottolineato come da questo progetto emerga fortemente anche la
capacità dell'uomo che, nella propria comunità, nella propria
terra e tra le proprie tradizioni, va al di là della condizione
politica, dell'ideologia e della sovrastruttura del momento. De
Marco è andato all'essenza delle persone che, se sono vere, se
hanno un senso di giustizia e se stanno bene con loro stesse,
sorridono anche nella Cina del 1991-92.
Il presidente e il direttore del Craf, Davide De Lucia e Alvise
Rampini, hanno dipinto la figura di De Marco quale cittadino del
mondo, anche se nato in Friuli, capace di recare con sé la
cultura dell'immagine con i suoi scatti analogici da pellicola,
rigorosamente in bianco e nero. Frammenti di vita colti
attraverso immagini di bambini che emozionano per la loro
spontaneità e di persone comuni scoperte nella loro quotidianità
tra paesaggi e architetture esotiche. Un'occasione di riflessione
su una società che conosciamo solo in modo sommario e, spesso,
per luoghi comuni.
L'intervento di De Marco, seguito da quello di Arturo Carlo
Quintavalle (curatore del catalogo che ha messo in evidenza la
capacità del reporter di rappresentare la fotografia degli
esclusi, dei senza terra e dei rifiutati), si è focalizzato "sul
tempo posato sulla scacchiera dell'esistenza, proprio dove deve
andare l'occhio del fotografo. Un'indagine tra le vite degli
uomini, unendo memoria, energia e tempo attraverso la forza
dirompente di un pensiero".
La Presidenza del Cr Fvg ha anche sottolineato il valore e il
pregio dell'opera di De Marco, amico della cultura in genere, ma
anche di tanti poeti e artisti. Il suo lavoro fa capire come, per
essere davvero belli dentro, è necessario essere necessariamente
belli fuori, perché tutte le cose vere e belle sono anche libere.
Infine, ha rimarcato l'orgoglio del Consiglio regionale per aver
contribuito a pubblicare il volume collegato alla rassegna, una
delle pietre angolari con cui vengono costruite bellezza e
riflessione, attraverso uno strumento che aiuta a crescere e ad
avere speranza dopo un periodo complicato.
ACON/DB