MORTE PAHOR. GRUPPI CR FVG: SINCERO E COERENTE TESTIMONE TRAGEDIE '900
(ACON) Trieste, 30 mag - Profondo dolore e sincero cordoglio
sono stati espressi da alcuni Gruppi consiliari dell'Assemblea
legislativa del Friuli Venezia Giulia, colpiti dalla scomparsa di
Boris Pahor, scrittore sloveno d'Italia e prestigioso
intellettuale.
Gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno evidenziato
l'importanza di una figura che ha costituito un punto di
riferimento non solo per la comunità slovena, ma per l'intera
regione. Un uomo di cultura e un testimone della storia del
Novecento, che nella sua lunga vita non ha mai fatto mancare
lucidità e profondità di pensiero.
Dal Gruppo Misto è pervenuta invece tutta la stima per colui che,
per oltre un secolo, è stato simbolo della lotta ai fascismi,
vittima e testimone dei campi di sterminio dove fu deportato per
la sua attività partigiana. La nota sottolinea anche l'importanza
dell'impegno di Pahor a favore del diritto delle minoranze a
utilizzare la propria lingua contro le nazionalizzazioni e le
regionalizzazioni violente che cercano di soffocarle. Il diritto
di espressione in quella che si reputa la propria lingua, proprio
grazie a lui, è oggi riconosciuto come un diritto umano
fondamentale.
I consiglieri del Patto per l'Autonomia, a loro volta, hanno
descritto il letterato come testimone in prima persona delle
tragedie del Novecento, capace di raccontare gli orrori della
Shoah e le discriminazioni verso le minoranze linguistiche,
trasfigurandoli in grande letteratura. Nato a Trieste di
nazionalità slovena, è stato rimarcato (giacché lui stesso teneva
a precisarlo), era stato strenuo oppositore dei totalitarismi
attraverso un impegno, sincero e coerente, raccontando
soprattutto alle giovani generazioni la sua verità sulla storia.
Preziosa, secondo il Patto, un'assidua frequentazione di scuole,
circoli e associazioni di tutta Italia per mettere in guardia sul
male che ha attraversato il secolo scorso e in difesa delle
identità nazionali e culturali, profondamente convinto che il
rispetto delle minoranze fosse il sale della democrazia.
ACON/COM/db