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MORTE PAHOR. GRUPPI CR FVG: SINCERO E COERENTE TESTIMONE TRAGEDIE '900

30.05.2022
17:16
(ACON) Trieste, 30 mag - Profondo dolore e sincero cordoglio sono stati espressi da alcuni Gruppi consiliari dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, colpiti dalla scomparsa di Boris Pahor, scrittore sloveno d'Italia e prestigioso intellettuale.

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno evidenziato l'importanza di una figura che ha costituito un punto di riferimento non solo per la comunità slovena, ma per l'intera regione. Un uomo di cultura e un testimone della storia del Novecento, che nella sua lunga vita non ha mai fatto mancare lucidità e profondità di pensiero.

Dal Gruppo Misto è pervenuta invece tutta la stima per colui che, per oltre un secolo, è stato simbolo della lotta ai fascismi, vittima e testimone dei campi di sterminio dove fu deportato per la sua attività partigiana. La nota sottolinea anche l'importanza dell'impegno di Pahor a favore del diritto delle minoranze a utilizzare la propria lingua contro le nazionalizzazioni e le regionalizzazioni violente che cercano di soffocarle. Il diritto di espressione in quella che si reputa la propria lingua, proprio grazie a lui, è oggi riconosciuto come un diritto umano fondamentale.

I consiglieri del Patto per l'Autonomia, a loro volta, hanno descritto il letterato come testimone in prima persona delle tragedie del Novecento, capace di raccontare gli orrori della Shoah e le discriminazioni verso le minoranze linguistiche, trasfigurandoli in grande letteratura. Nato a Trieste di nazionalità slovena, è stato rimarcato (giacché lui stesso teneva a precisarlo), era stato strenuo oppositore dei totalitarismi attraverso un impegno, sincero e coerente, raccontando soprattutto alle giovani generazioni la sua verità sulla storia. Preziosa, secondo il Patto, un'assidua frequentazione di scuole, circoli e associazioni di tutta Italia per mettere in guardia sul male che ha attraversato il secolo scorso e in difesa delle identità nazionali e culturali, profondamente convinto che il rispetto delle minoranze fosse il sale della democrazia. ACON/COM/db



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