SALUTE. GRUPPO MISTO: RIMANE ANCORA OSCURO IL FUTURO DEL 118 IN FVG
(ACON) Trieste, 1 giu - La III Commissione del Consiglio
regionale si è caratterizzata ancora una volta per la scarsa
propensione a promuovere discussioni più ampie e incisive su temi
che riguardano la salute pubblica, in questo caso sul futuro del
118. Al posto di un dibattito vero ed approfondito, evidenziano i
rappresentanti del Gruppo Misto in una nota, si è svolta una
sorta di recita dove, purtroppo, l'ultima parola è sempre
riservata a chi comanda, senza perciò garantire il diritto di
replica dei commissari.
L'assessore Fvg alla Salute - prosegue il Gruppo Misto - si è
detto indifferente al modello, cioè se 1, 2, 3 o 4 Centrali;
basta, a suo dire, che sia il più efficace e, nella sua
imparzialità, ha designato a illustrare i criteri della scelta il
dott. Tonutti che, va ricordato, era stato proprio uno degli
artefici della Centrale unica nella legislatura precedente.
In III Commissione, quindi, abbiamo sostanzialmente assistito a
un monologo di Tonutti a sostegno della Centrale unica, ma senza
dati rilevanti a supporto dell'efficacia-efficienza di tale
modello. L'obiettivo di un sistema di emergenza è essenzialmente
fare arrivare il soccorso giusto, nel posto giusto, nel tempo
giusto. Ciò si misura con i tempi, ovvero in quale percentuale di
casi il soccorso è arrivato entro i termini massimi indicati
dalla normativa, suddivisi per area urbana ed extraurbana. Gli
unici numeri che conosciamo sono quelli pubblicati dalla Corte
dei Conti che aveva rilevato un grave peggioramento dei tempi di
soccorso dopo l'attivazione di Palmanova (deliberazione Corte dei
Conti FVG/33/2018/SSR). Dalla Regione, invece, nessun contributo
in merito a questi tempi.
Secondo il Gruppo misto, sarebbero apparse spesso inadeguate, se
non addirittura elusive le risposte di Tonutti alle
argomentazioni dei consiglieri L'assessore, sottolineano, si è
trincerato dietro al parere dei tecnici (medici e infermieri)
che, sempre a suo dire, sarebbero tutti favorevoli alla Centrale
unica. Anche qui, sembra, ci siano solo annunci ma di atti
sottoscritti niente. Del resto in tutta questa vicenda di
documentato pare ci siano solo le diapositive proiettate, non
certo esaustive su un tema così complesso. E allora, si chiedono
i componenti del Misto, su quali elementi si sono basati i
tecnici?
Pare assai inquietante, prosegue la nota, che per ridisegnare gli
assetti organizzativi di un servizio essenziale per la salute
pubblica non sia stato prodotto un vero e proprio documento
programmatico, piuttosto che annunci del dover essere. Per
definire le migliori linee organizzative serve un approccio
rigorosamente tecnico valutativo che, partendo dall'analisi anche
spietata dei dati, ne rilevi le criticità e i modi per
correggerle, individuando poi obiettivi misurabili e
raggiungibili per arrivare a una simulazione che preveda
l'impatto organizzativo. Solo così, con un sistema trasparente e
senza paura del dato anche se denuncia insuccesso, concludono i
consiglieri del Misto, si può attivare la spirale virtuosa della
qualità.
ACON/COM/red