ANTIMAFIA. AUDIZIONE NOAVA: AUMENTO TRAFFICO RIFIUTI, FANGHI E ANIMALI
+++Ispettore capo vigilanza ambientale: controlli difficili per
carenza di personale+++
(ACON) Udine, 7 giu - Un aumento esponenziale del traffico di
rifiuti, specie nel settore dell'edilizia che vive un boom grazie
al superbonus. Il problema del controllo delle emissioni, quasi
azzerate dopo la soppressione delle Province. Il business del
traffico di animali da affezione, difficilissimo da controllare.
E infine il problema dei fanghi da depurazione, che a volte
arrivano da regioni lontane alimentando il sospetto che si tratti
di prodotti tossici da smaltire.
Sono queste le quattro emergenze segnalate da Claudio Freddi,
ispettore capo del Nucleo operativo per le attività di vigilanza
ambientale (in sigla Noava) del Corpo Forestale regionale,
protagonista dell'audizione di oggi da parte dell'Osservatorio
regionale antimafia (Ora) nella sede regionale di via Prefettura
a Udine. Sotto la presidenza di Enrico Sbriglia e alla presenza
degli altri componenti Ruggero Buciol, Barbara Clama e Lorenzo
Pillinini, l'organismo di garanzia istituito dal Consiglio
regionale ha voluto fare il punto sull'attività di chi è chiamato
a contrastare gli illeciti in campo ambientale.
Il problema numero uno, emerso in tutti i capitoli della vasta
disamina, è quello dell'organico, in quanto quello attuale non
sarebbe sufficiente a svolgere un'adeguata attività di controllo.
Prendiamo ad esempio il tema dei rifiuti in edilizia, che a volte
contengono tracce di amianto legate alla demolizione di vecchi
edifici e sono aumentati del 30 per cento con l'introduzione
delle agevolazioni fiscali: in particolare dalle province di
Trieste e Gorizia ci sarebbero - è stato detto - frequenti
violazioni delle norme, aggirate con il trasporto dei rifiuti in
Slovenia, dove vige una normativa diversa.
E questo, come segnalano spesso le associazioni di categoria,
innesca un problema di concorrenza sleale da parte di chi
risparmia sugli oneri di legge. Più in generale, ci sono ogni
giorno circa duemila trasporti in regione ed è crescente la
percentuale di materiale che finisce all'estero: numeri
impossibili da controllare. Analogo problema è stato segnalato
per le emissioni, un tempo sottoposte alla vigilanza preventiva
delle Polizie provinciali.
L'ispettore Freddi si è soffermato anche sul traffico di animali,
da affezione ma anche da combattimento. Anche questo fenomeno è
in crescita e difficile da controllare per carenza di personale
specializzato, con complicazioni che riguardano ad esempio la
difficoltà di trovare traduttori per interrogare gli autisti,
spesso dell'est Europa. Per un furgone che fermiamo,
probabilmente altri cento ne passano, è stata l'amara sintesi
dell'ispettore capo del Noava.
Infine, il problema dei fanghi da depurazione in agricoltura,
sottoposti a una rigida disciplina in quanto esistono precisi
limiti alla quantità di azoto su ciascun fondo, ma appetibili per
gli agricoltori, che vengono pagati per riceverne e possono in
questo modo integrare il reddito. Sono migliaia le particelle
dichiarate in regione, ma alcuni anni fa - ha detto ancora
l'ispettore capo del Noava - ci siamo accorti che molte di queste
non corrispondevano. Non è però affatto facile dimostrare a
posteriori che il fango era contaminato. Di certo, l'arrivo di
camion da regioni lontane come Lombardia ed Emilia Romagna lascia
aperto il sospetto che qualcuno voglia smaltire prodotti tossici.
E anche in questo caso il problema è la carenza di personale in
grado di svolgere i controlli.
Il vicepresidente Sbriglia e gli altri componenti dell'Ora hanno
preso atto delle problematiche, ripromettendosi di svilupparle
anche in successivi incontri per poter arrivare a una migliore
sinergia tra i diversi soggetti istituzionali che si occupano di
questi temi.
L'Osservatorio ha infine dato il via libera a un nuovo tirocinio
curricolare, in collaborazione con l'Università di Padova.
ACON/FA