SALUTE. M5S: ACCORPAMENTO BURLO-ASUGI, QUALE COINVOLGIMENTO OPERATORI
(ACON) Trieste, 9 giu - Secondo il Gruppo consiliare regionale
del Movimento 5 Stelle, preoccupano le affermazioni di politici e
manager udite alla recente presentazione, a Monfalcone, del
futuro della salute materno-infantile in Friuli Venezia Giulia
quando è stato illustrato il modello dell'istituto di ricerca
Irccs Scienze Neurologiche dell'Azienda sanitaria di Bologna.
Il M5S teme che un eventuale incardinamento nell'Azienda
sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) dell'istituto
triestino di ricerca Burlo Garofolo sia l'ennesima scelta calata
dall'alto, senza il coinvolgimento degli operatori. I portavoce
ricordano che si è da poco discusso del trasferimento del Burlo
stesso all'ospedale Cattinara sempre di Trieste in III
Commissione consiliare, dove sono emersi la necessità di trovare
nuovi spazi per non ridurre l'attività e il pesante
sottofinanziamento dell'Irccs triestino per quanto riguarda le
manutenzioni nell'ultimo decennio, situazione invertita solo
grazie all'attuale direzione generale.
Prima di pensare a nuovi modelli futuri, i pentastellati chiedono
che si coinvolgano gli operatori e ci si occupi delle criticità
presenti oggi, come la carenza di personale ad esempio nel
servizio Diagnosi prenatale, dove la mancanza di operatori non
permette più all'istituto di essere punto di riferimento per gli
altri ospedali della regione, o la scandalosa diversità di
remunerazione dei professionisti dell'area giuliana rispetto a
quella isontina, pur appartenendo alla medesima azienda.
Per il M5S, serve una visione complessiva della sanità anche per
arginare l'emorragia di professionisti verso il privato; il
timore del Gruppo è di dover assistere nuovamente al disastro
degli atti aziendali, che rischiano di compromettere l'intero
sistema sanitario regionale e di far fare un passo indietro di 30
anni ai servizi offerti ai cittadini.
ACON/COM/rcm