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SALUTE. M5S: ACCORPAMENTO BURLO-ASUGI, QUALE COINVOLGIMENTO OPERATORI

09.06.2022
17:16
(ACON) Trieste, 9 giu - Secondo il Gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, preoccupano le affermazioni di politici e manager udite alla recente presentazione, a Monfalcone, del futuro della salute materno-infantile in Friuli Venezia Giulia quando è stato illustrato il modello dell'istituto di ricerca Irccs Scienze Neurologiche dell'Azienda sanitaria di Bologna.

Il M5S teme che un eventuale incardinamento nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) dell'istituto triestino di ricerca Burlo Garofolo sia l'ennesima scelta calata dall'alto, senza il coinvolgimento degli operatori. I portavoce ricordano che si è da poco discusso del trasferimento del Burlo stesso all'ospedale Cattinara sempre di Trieste in III Commissione consiliare, dove sono emersi la necessità di trovare nuovi spazi per non ridurre l'attività e il pesante sottofinanziamento dell'Irccs triestino per quanto riguarda le manutenzioni nell'ultimo decennio, situazione invertita solo grazie all'attuale direzione generale.

Prima di pensare a nuovi modelli futuri, i pentastellati chiedono che si coinvolgano gli operatori e ci si occupi delle criticità presenti oggi, come la carenza di personale ad esempio nel servizio Diagnosi prenatale, dove la mancanza di operatori non permette più all'istituto di essere punto di riferimento per gli altri ospedali della regione, o la scandalosa diversità di remunerazione dei professionisti dell'area giuliana rispetto a quella isontina, pur appartenendo alla medesima azienda.

Per il M5S, serve una visione complessiva della sanità anche per arginare l'emorragia di professionisti verso il privato; il timore del Gruppo è di dover assistere nuovamente al disastro degli atti aziendali, che rischiano di compromettere l'intero sistema sanitario regionale e di far fare un passo indietro di 30 anni ai servizi offerti ai cittadini. ACON/COM/rcm



Il Gruppo consiliare regionale del M5S