FEMMINICIDIO. CRPO: BASTA APPELLI, PREVENIRE VIOLENZA CON OGNI MEZZO
(ACON) Trieste, 15 giu - "Non sono bastate le manifestazioni
susseguitesi negli anni il 25 novembre, centinaia e centinaia di
campagne di sensibilizzazione, collaborazioni con avvocati e
magistratura, psicologi, installazioni di scarpe e panchine
rosse, non è servito manco il codice rosso: è successo di nuovo,
l'ennesimo femminicidio, una mattanza senza fine". Queste le
parole di Dusy Marcolin, presidente della Commissione regionale
pari opportunità (in sigla Crpo), dopo aver appreso i fatti di
cronaca accaduti la notte scorsa a Codroipo.
"Quello avvenuto in Regione è il quarantesimo omicidio di una
donna dall'inizio dell'anno - prosegue Marcolin -. L'intera Crpo
si dichiara sconvolta e lancia un appello al Governo per porre
l'attenzione in maniera urgente sul supporto psicologico
integrato alle famiglie, ma anche alle persone. Bisogna lavorare
su doppia mandata, dai giovani alle coppie avviate. Bisogna
tutelare i ragazzini che di fatto, da questa notte, sono senza
genitori".
"Questa non è più una tragedia - ricorda la presidente della
Commissione - è un fenomeno consolidato che sta dilagando in
maniera esponenziale e urge la necessità di intervenire, gestire
e prevenire. Siamo stanche di fare appelli che puntualmente
vengono disillusi: troppe vite femminili ogni giorno sono a
rischio, manca ancora la conoscenza degli strumenti sul
territorio per prevenire la violenza".
"Una sollecitazione, invece, va fatta ad avvocati e psicologi che
si occupano di separazioni: una perizia psicologica profonda,
un'analisi e un accompagnamento della coppia alla gestione
emotiva del lutto da separazione non deve più restare una libera
scelta, ma deve diventare un obbligo. E' palese che la società
deve rieducarsi nel rispetto di genere".
ACON/COM/li