SALUTE. USSAI (M5S): AUTONOMIA BURLO, DIFENDERE SPECIFICITÀ STRUTTURA
(ACON) Trieste, 16 giu - "Difendere l'autonomia e la
specificità dell'Istituto Burlo Garofolo nel suo ruolo di
riferimento regionale e nazionale come hub nell'area
materno-infantile, ma anche come Irccs riconosciuto dal
ministero, scongiurando al tempo stesso l'ipotesi di riconduzione
dell'ospedale a presidio di Asugi o a un suo dipartimento".
Il Gruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, attraverso una mozione, chiede un impegno
in tal senso da parte della Giunta.
Lo afferma in una nota il consigliere pentastellato Andrea Ussai,
ricordando che "in occasione di un recente convegno organizzato a
Monfalcone, al quale erano stati invitati l'assessore Riccardo
Riccardi, il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, i direttori
generali di Arcs, Asugi e Asufc (rispettivamente Tonutti,
Poggiana e Caporale), oltre al direttore sanitario di Asugi
(Longanesi), era stato presentato il modello dell'Emilia Romagna,
che ha attuato l'integrazione dell'Irccs di Scienze neurologiche
quale articolazione organizzativa presso l'azienda sanitaria di
Bologna. Un esempio che il dg di Asugi ha valutato come
interessante e che si inserisce in un'opportunità per la nostra
regione di guardare ad altri modelli".
"Numerose sono state le prese di posizione a difesa del Burlo -
sottolinea il consigliere del M5S, primo firmatario della mozione (affiancato dal dem Roberto Cosolini)
- che rischierebbe di vedersi privato del suo status di Azienda
autonoma. Il dg dell'Istituto, Stefano Dorbolò, rappresentando il
dissenso di tutti gli operatori, ha rimarcato come l'ipotesi di
ridurre il Burlo a dipartimento di Asugi trovi del tutto
contraria l'attuale direzione strategica dello storico Irccs
materno-infantile triestino, aggiungendo come gli organizzatori
del convegno abbiano invitato tutti i direttori della regione,
tranne quello dell'Istituto che costituisce il riferimento come
hub regionale nel campo della sanità infantile".
"Tra le numerose dichiarazioni manca quella di chi governa la
sanità regionale, ovvero l'assessore Riccardi che, nonostante il
dibattito che si è creato, non ha detto una parola sulla
questione. Gliene daremo noi l'occasione - conclude Ussai -
attraverso un'interrogazione che abbiamo depositato e alla quale
verrà data risposta nella seduta del Consiglio regionale in
programma martedì prossimo".
ACON/COM/db