COMUNI. ZANIN: PER FINE LEGISLATURA AUTONOMIA FISCALE E NUOVE AREE VASTE
(ACON) Udine, 18 giu - "Nei prossimi mesi, per quanto riguarda
il Friuli Venezia Giulia approveremo una norma di attuazione
dello statuto già concordata con il Governo per l'autonomia
tributaria, ovvero la fiscalità sarà decisa dalla Regione una
volta concordato con lo Stato il dare e l'avere all'interno del
sistema dei balzelli. Questo permetterà decisioni più efficienti
verso le necessità dei Comuni, come ad esempio per l'annosa
questione della spesa del personale, che potrà essere gestita e
smistata a livello regionale, ma anche la scelta dei segretari
comunali in un albo regionale. Su queste basi, i Comuni possono
ripartire in un'ottica di coordinamento".
Lo ha reso noto il presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, prendendo parte all'incontro che si è tenuto nella
sede comunale di Udine con l'associazione che rappresenta i
sindaci emeriti e gli ex sindaci delle Regioni autonome dell'arco
alpino - Valle d'Aosta, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia
Giulia - presentati da Elio Di Giusto a capo della realtà del Fvg
e che ha ricordato come la pandemia abbia bloccato gli incontri
per tre anni, ma ora è tempo di ripartire. Con la fascia
tricolore, a fare gli onori di casa è stato il vicesindaco della
città, Loris Michelini.
"Resta aperta la partita dell'area vasta, dopo la soppressione
delle Province e la creazione di enti di decentramento (Edr)", ha
aggiunto Zanin nel suo intervento ai primi cittadini emeriti. "Il
Consiglio regionale del Fvg ritiene di trasformare, entro la fine
della legislatura, gli Edr non in enti elettivi perché non c'è il
tempo per il passaggio in Parlamento, ma quantomeno in organismi
che siano rappresentativi dell'area vasta di secondo livello,
perciò i Consigli comunali parteciperanno attivamente alla
governance di questi organismi di area vasta. Tutto questo si
chiama democrazia, rappresentatività e partecipazione al voto".
Dal presidente Zanin, che tra l'altro aderisce all'associazione
quale ex sindaco del Comune di Talmassons, anche la notizia che è
iniziato un ragionamento con le Regioni alpine per la creazione
di un documento in cui affrontare le ragioni delle specialità,
nonché una riflessione su come pandemia prima ed eventi bellici
poi, abbiano portato all'accentramento gestionale anche eccessivo
di molte tematiche, si veda la partita delle risorse per il Piano
di ripresa e resilienza, dove il Governo ne fa la regia ma anche
appunto la gestione.
Se poi è vero che l'Europa ha bisogno di presentarsi come un
soggetto unico fatto di Stati centrali, deve però essere anche
fatta di comunità e Regioni - ha detto Zanin - in sintonia
storica e politica tra loro. E dunque chi meglio dei sindaci, che
sono persone pragmatiche, che lavorano per risolvere i problemi
della popolazione, può essere coinvolto nelle necessità dei
territori e nella ricerca di soluzioni. E la specialità delle
comunità può essere funzione fondamentale dell'Europa del futuro,
per portare una proposta innovativa e di prospettiva.
Infine, il presidente dell'Assemblea legislativa regionale ha
sottolineato lo scollamento tra cittadino e classe politica che
lo rappresenta, emerso in maniera chiara dalla disaffezione alla
partecipazione al voto dimostrata con le recenti elezioni
comunali, ove in Fvg un elettore su due ha deciso di non
scegliere il proprio sindaco. "Il cittadino sente di non poter
contribuire veramente a quella scelta", ha detto Zanin, sulla cui
cosa ha ammesso che la classe politica deve fare una riflessione.
"Allora ecco che l'associazione dei sindaci emeriti ed ex sindaci
può rappresentare soprattutto per i giovani un modello, un punto
di riferimento per dire che la cosa pubblica si può e si deve
continuare ad amare, perché va rispettata e perché rappresenta il
nostro essere democratici".
ACON/RCM
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin interviene al tavolo dell'Associazione dei sindaci emeriti dell'arco alpino
Il presidente dell'Associazione sindaci emeriti Fvg, Elio Di Giusto
Un momento dell'intervernto del presidente Zanin