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MONTAGNA. ZANNIER A II COMM: GAL FUNZIONANO SE NON FANNO I BANCOMAT

20.06.2022
14:56
(ACON) Trieste, 20 giu - I Gruppi di azione locale (Gal) del Friuli Venezia Giulia, organismi pubblici di composizione pubblico-privata dotati di autonomia giuridica e finanziamenti propri (3 milioni di euro ciascuno di fonte europea, oltre a risorse regionali) per lo sviluppo delle aree più marginali nel solco di indicazioni comunitarie (approccio Leader), dove sono stati utilizzati a dovere hanno dimostrato di essere soggetti importanti per il territorio, anche se necessitano di essere indirizzati verso attività più sinergiche alle politiche regionali e al contempo più snelle. Questo li faciliterebbe sia nell'applicazione delle procedure, sia nella rendicontazione.

Purtroppo, però, in diversi casi si sono comportati come fossero dei bancomat da cui attingere per soddisfare le esigenze di alcuni e non della collettività, cambiando i contenuti dei bandi in continuazione facendo così inceppare il sistema, quando poi non programmando affatto le linee concordate con lo Stato e che dunque sono obbligatorie. Un ragionamento sui Gal va fatto, ma non per discutere inutilmente gli errori del passato bensì sulla prossima programmazione, che non entrerà in atto nel 2021 bensì con la prossima legislatura, nel 2023, e sino al 2027.

Il commento è dell'assessore regionale alla Montagna, Stefano Zannier, che si è unito alla II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega) nell'esamina della delibera della Sezione di controllo della Corte dei Conti sulla verifica di attuazione degli obiettivi e dell'economicità ed efficacia dei risultati conseguiti dai 5 Gal del Friuli Venezia Giulia (Montagna Leader ovvero montagna pordenonese, Open Leader ovvero Canal del Ferro, Euroleader ovvero Carnia, Gal Torre Natisone e Gal Carso/Las Kras) sulla base della programmazione 2014-2020. Una relazione sarà disposta dallo Stesso Budai affinché l'argomento sia discusso dall'Aula.

Intanto il suggerimento della Corte pro futuro è di rafforzare l'analisi della realizzabilità dei progetti, valorizzando la misurabilità dei risultati e promuovendo da un lato un'attenta programmazione, dall'altro scoraggiando l'adozione di varianti al progetto non necessarie. Spesso, infatti, le strategie si sono concretizzate in tanti interventi di modico valore. Questo li faciliterebbe sia nell'applicazione delle procedure, sia nella rendicontazione.

La proposta fatta, invece, da Sergio Bolzonello (Pd) è stata quella di ritrovarsi a un tavolo ristretto per stilare delle linee di indirizzo ragionate da lasciare ai prossimi legislatori, stabilite sulla base di scelte bipartisan intese sia come coinvolgimento di Maggioranza e Opposizioni, ma anche di Giunta e Consiglio. Per lui, è necessario disporre delle barriere affinché i Gal non si perdano in progetti inutili, che non portano alcun sviluppo reale al territorio.

Se Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha sottolineato l'importanza dei Gal, realtà non facili da costituire, perché non è semplice mettere insieme soggetti pubblici e privati, e che andrebbero reclamizzati di più, Mauro Capozzella (M5S) ha detto del conflitto di interessi insito nella composizione stessa dei Gal e di come la mancanza di una capacità progettuale sia vulnus e minimo comune denominatore di molti Comuni periferici del Fvg.

Altri consiglieri hanno, poi, ricordato la propria esperienza nei Gal. Così Chiara Da Giau (Pd), che ha parlato di partecipazione dal basso e dell'importanza di saper programmare le esigenze collettive future e non solo dell'immediato e per il singolo, e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia), che avrebbe voluto un confronto preventivo con i rappresentanti dei Gal per capire quanto accaduto nel periodo esaminato dalla Corte dei Conti.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha chiesto perché si siano costituiti enti di diritto pubblico, dunque strutture pesanti, difficili da eliminare se non funzionano (la risposta è nella valutazione europea di un approccio Leader, che chiede la partecipazione pubblico-privata senza prevalenze, con il rispetto delle regole sovranazionali in tema di aiuti di Stato, gli è stato spiegato) e un esempio di azione Leader che abbia dato buoni risultati (quelle per sostenere l'avvio e il consolidamento di cooperative di comunità, è stata in questo caso la risposta). ACON/RCM-fc



La II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (lega)
Il presidente della II Commissione consiliare, Alberto Budai (Lega) e l'assessore regionale alla Montagna, Stefano Zannier
Chiara Da Giau e Sergio Bolzonello (Pd)
Mauro Di Bert con Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar)
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) e Mauro Capozzella (M5S)
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)