MONTAGNA. ZANNIER A II COMM: GAL FUNZIONANO SE NON FANNO I BANCOMAT
(ACON) Trieste, 20 giu - I Gruppi di azione locale (Gal) del
Friuli Venezia Giulia, organismi pubblici di composizione
pubblico-privata dotati di autonomia giuridica e finanziamenti
propri (3 milioni di euro ciascuno di fonte europea, oltre a
risorse regionali) per lo sviluppo delle aree più marginali nel
solco di indicazioni comunitarie (approccio Leader), dove sono
stati utilizzati a dovere hanno dimostrato di essere soggetti
importanti per il territorio, anche se necessitano di essere
indirizzati verso attività più sinergiche alle politiche
regionali e al contempo più snelle. Questo li faciliterebbe sia
nell'applicazione delle procedure, sia nella rendicontazione.
Purtroppo, però, in diversi casi si sono comportati come fossero
dei bancomat da cui attingere per soddisfare le esigenze di
alcuni e non della collettività, cambiando i contenuti dei bandi
in continuazione facendo così inceppare il sistema, quando poi
non programmando affatto le linee concordate con lo Stato e che
dunque sono obbligatorie. Un ragionamento sui Gal va fatto, ma
non per discutere inutilmente gli errori del passato bensì sulla
prossima programmazione, che non entrerà in atto nel 2021 bensì
con la prossima legislatura, nel 2023, e sino al 2027.
Il commento è dell'assessore regionale alla Montagna, Stefano
Zannier, che si è unito alla II Commissione consiliare presieduta
da Alberto Budai (Lega) nell'esamina della delibera della Sezione
di controllo della Corte dei Conti sulla verifica di attuazione
degli obiettivi e dell'economicità ed efficacia dei risultati
conseguiti dai 5 Gal del Friuli Venezia Giulia (Montagna Leader
ovvero montagna pordenonese, Open Leader ovvero Canal del Ferro,
Euroleader ovvero Carnia, Gal Torre Natisone e Gal Carso/Las
Kras) sulla base della programmazione 2014-2020. Una relazione
sarà disposta dallo Stesso Budai affinché l'argomento sia
discusso dall'Aula.
Intanto il suggerimento della Corte pro futuro è di rafforzare
l'analisi della realizzabilità dei progetti, valorizzando la
misurabilità dei risultati e promuovendo da un lato un'attenta
programmazione, dall'altro scoraggiando l'adozione di varianti al
progetto non necessarie. Spesso, infatti, le strategie si sono
concretizzate in tanti interventi di modico valore. Questo li
faciliterebbe sia nell'applicazione delle procedure, sia nella
rendicontazione.
La proposta fatta, invece, da Sergio Bolzonello (Pd) è stata
quella di ritrovarsi a un tavolo ristretto per stilare delle
linee di indirizzo ragionate da lasciare ai prossimi legislatori,
stabilite sulla base di scelte bipartisan intese sia come
coinvolgimento di Maggioranza e Opposizioni, ma anche di Giunta e
Consiglio. Per lui, è necessario disporre delle barriere affinché
i Gal non si perdano in progetti inutili, che non portano alcun
sviluppo reale al territorio.
Se Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha sottolineato l'importanza
dei Gal, realtà non facili da costituire, perché non è semplice
mettere insieme soggetti pubblici e privati, e che andrebbero
reclamizzati di più, Mauro Capozzella (M5S) ha detto del
conflitto di interessi insito nella composizione stessa dei Gal e
di come la mancanza di una capacità progettuale sia vulnus e
minimo comune denominatore di molti Comuni periferici del Fvg.
Altri consiglieri hanno, poi, ricordato la propria esperienza nei
Gal. Così Chiara Da Giau (Pd), che ha parlato di partecipazione
dal basso e dell'importanza di saper programmare le esigenze
collettive future e non solo dell'immediato e per il singolo, e
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia), che avrebbe voluto un
confronto preventivo con i rappresentanti dei Gal per capire
quanto accaduto nel periodo esaminato dalla Corte dei Conti.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha chiesto perché si siano
costituiti enti di diritto pubblico, dunque strutture pesanti,
difficili da eliminare se non funzionano (la risposta è nella
valutazione europea di un approccio Leader, che chiede la
partecipazione pubblico-privata senza prevalenze, con il rispetto
delle regole sovranazionali in tema di aiuti di Stato, gli è
stato spiegato) e un esempio di azione Leader che abbia dato
buoni risultati (quelle per sostenere l'avvio e il consolidamento
di cooperative di comunità, è stata in questo caso la risposta).
ACON/RCM-fc
La II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (lega)
Il presidente della II Commissione consiliare, Alberto Budai (Lega) e l'assessore regionale alla Montagna, Stefano Zannier
Chiara Da Giau e Sergio Bolzonello (Pd)
Mauro Di Bert con Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar)
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) e Mauro Capozzella (M5S)
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)